Crisi industriale complessa, Venezia. Incentivi per le attività imprenditoriali

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Crisi industriale complessa, Venezia. Incentivi per le attività imprenditoriali

Via libera alla realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali da parte di Pmi nel territorio dell'area di crisi industriale complessa di Venezia, finalizzate al rafforzamento del tessuto produttivo locale e all'attrazione di nuovi investimenti. A tal fine, è previsto un contributo in conto impianti pari al 50% degli investimenti ammissibili, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal regolamento (UE) n. 651/2014 (“Regolamento GBER”).

Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate all'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.a. – Invitalia, a partire dalle ore 12.00 del 15 febbraio 2019 e sino alle ore 12.00 del 15 aprile 2019. Nella Circolare MiSE n. 6686, del 9 gennaio 2019, sono contenuti i criteri e le modalità di accesso agli aiuti economici.

Crisi industriale complessa, Venezia. Cosa prevede?

L'area industriale di Venezia è stata riconosciuta “area di crisi industriale complessa” con Decreto Ministeriale 8 marzo 2017, ai sensi dell’art. 27 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83. Successivamente, in data 23 ottobre 2018 è stato sottoscritto tra MiSE, Presidenza del Consiglio dei Ministri, ANPAL, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Regione del Veneto, Comune di Venezia, Città Metropolitana di Venezia, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia, un Accordo di programma per l'attuazione del “Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa di Venezia” (PRRI).

Tale progetto è finalizzato al rilancio delle attività imprenditoriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e allo sviluppo imprenditoriale.

Le risorse finanziarie disponibili ai fini della concessione delle agevolazioni ammontano ad euro 20.000.000,00 a valere sulle risorse del Fondo per la Crescita Sostenibile.

Crisi industriale complessa, Venezia. Quali sono le spese ammissibili?

Le iniziative imprenditoriali devono prevedere la realizzazione di:

  • programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione;
  • programmi occupazionali finalizzati ad incrementare o a mantenere il numero degli 3 addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento. In quest’ultimo caso, l’unità produttiva oggetto dell’investimento deve risultare, alla data di presentazione della domanda, attiva da almeno un biennio.

Non sono ammissibili le iniziative imprenditoriali che prevedono il decremento del numero degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento. Inoltre, le iniziative imprenditoriali debbono prevedere programmi di investimento con spese ammissibili di importo non inferiore a 1.500.000,00 euro.

Crisi industriale complessa, Venezia. Quali sono le condizioni d’accesso?

I soggetti beneficiari si impegnano a:

  • concludere, entro il dodicesimo mese successivo alla data di ultimazione del programma di investimento, il programma occupazionale proposto. Nel caso di decremento dell’obiettivo occupazionale nei limiti del 50% di quanto previsto, le agevolazioni sono proporzionalmente revocate. Per decrementi superiori al 50% la revoca è totale;
  • procedere, nell’ambito del rispettivo fabbisogno di addetti, previa verifica della sussistenza dei requisiti professionali, prioritariamente all’assunzione del personale appartenente al bacino di riferimento indicato nell’allegato n. 2 della Circolare MiSE n. 6686 del 9 gennaio 2019.

Il bacino dei lavoratori da rioccupare è il seguente:

  • lavoratori (o lavoratrici) disoccupati ai sensi del D.L.gs. n. 150/2015, in carico ai CPI competenti per i Comuni della Città Metropolitana di Venezia e per i Comuni di Massanzago (PD), Trebaseleghe (PD) e Mogliano Veneto (TV) che appartengono al Sistema Locale del Lavoro di Venezia;
  • lavoratori (o lavoratrici) percettori di CIGS provenienti da unità operative situate nei Comuni della Città Metropolitana di Venezia e in carico ai CPI della Regione del Veneto;
  • lavoratori (o lavoratrici) disoccupati ai sensi del D.L.gs. n. 150/2015, in carico ai CPI competenti per i rimanenti Comuni delle province di Treviso e Padova, e per quelli delle province di Verona, Vicenza, Belluno e Rovigo, la cui ultima occupazione risulti essere avvenuta presso una unità operativa situata nel Comune di Venezia, per almeno sei mesi.

Crisi industriale complessa, Venezia. Quali sono le agevolazioni concedibili?

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal regolamento (UE) n. 651/2014 (“Regolamento GBER”). Il finanziamento agevolato concedibile è pari al 50% degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono complessivamente di importo non inferiore al 3% della spesa ammissibile.

Per le grandi imprese è possibile chiedere che i programmi di investimento produttivo localizzati nel territorio del Comune di Venezia, siano agevolati alle condizioni ed entro i limiti previsti dal regolamento (UE) n. 1407/2013 sugli aiuti “de minimis”. In tal caso, le agevolazioni sono concesse nella sola forma del finanziamento agevolato, di importo massimo pari al 55% degli investimenti ammissibili.

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