Criptovalute: dubbi del Garante Privacy sul progetto Worldcoin

Pubblicato il



Criptovalute: dubbi del Garante Privacy sul progetto Worldcoin

Ha destato la preoccupazione del Garante privacy italiano il progetto di Worldcoin, basato sulla scansione dell’iride per verificare l’identità degli utenti.

Secondo l'Autorità, il progetto non sarebbe conforme alle norme Ue sulla protezione dei dati personali.

Cos'è il progetto Worldcoin?

Si tratta dell'iniziativa lanciata dall’amministratore delegato di OpenAI e sostenuta dall'Worldcoin Foundation, al fine di poter scambiare cryptovalute.

L'obiettivo è quello di creare un'identità digitale e una rete finanziaria a livello globale, mediante l'utilizzo:

  • di un dispositivo biometrico che scansiona il volto e l’iride (Orb);
  • di un codice identificativo univoco a livello mondiale per ciascun individuo (World ID), in grado di distinguere gli esseri umani dai prodotti dell’intelligenza artificiale.

Le preoccupazioni del Garante lo hanno indotto ad inviare un avvertimento alla Worldcoin, formalizzato nel provvedimento n. 179 del 21 marzo 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 82 dell'8 aprile 2024.

Del provvedimento è stata data notizia in un comunicato pubblicato sul sito istituzionale Privacy il 2 aprile 2024

Iride in cambio di dati: le preoccupazioni del Garante

Secondo il Garante, se il progetto approdasse in Italia violerebbe, con ogni probabilità, il Regolamento Ue (GDPR), con tutte le conseguenze di carattere sanzionatorio previste dalla normativa.

Le preoccupazioni sono focalizzate su aspetti legati al trattamento dei dati biometrici (ritenuto senza un consenso informato adeguato) e alla protezione dei minori (giudicata insufficiente).

Secondo l'Autorità, il consenso per il trattamento dei dati biometrici in Worldcoin risulterebbe basato su informazioni insufficienti, non soddisfacendo i requisiti del Regolamento europeo.

Inoltre, la promessa di token gratuiti influirebbe sulla libertà di questo consenso.

L'assenza di misure per prevenire l'accesso ai minori di 18 anni, infine, aumenterebbe i rischi associati al trattamento dei dati.

I rilievi del Garante sono stati mossi sulla base delle informazioni ricevute dalla società e di quelle reperibili sul relativo sito internet.

Allegati

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito