Covid: raccomandazione Ue sul trattamento fiscale delle perdite
Pubblicato il 24 maggio 2021
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Ulteriore misura disposta dall’Unione Europea per far fronte all’emergenza Covid: per sostenere le imprese nell’affrontare la difficoltosa situazione economica generata dalla pandemia, viene definito un approccio coordinato per il trattamento delle perdite subite negli esercizi fiscali 2020 e 2021.
La Ue evidenzia come le piccole e medie imprese (PMI) siano state duramente colpite dalle misure sanitarie prese per contrastare la diffusione del Covid, in quanto hanno minore capacità di assorbire o finanziare le perdite rispetto alle grandi imprese. Oltretutto sono proprio le PMI che normalmente operano in settori economici che hanno dovuto chiudere a causa delle misure sanitarie, come nel caso di alberghi, ristoranti, caffè e bar.
Trattamento fiscale delle perdite
Tra le modalità che gli Stati membri utilizzano per trattare le perdite a fini fiscali c’è il riporto delle stesse a esercizi precedenti: tale metodo ha il vantaggio di agevolare le sole imprese “sane” negli anni precedenti la diffusione del Coronavirus.
Perché la misura risulti veramente mirata, gli Stati membri che decidono di autorizzare il riporto a esercizi precedenti per più di un anno dovrebbero limitarlo alle imprese che non erano in perdita negli anni precedenti
La raccomandazione n. 2021/801 del 18 maggio 2021, pubblicata il 18 maggio 2021 nella GUUE L 179/11, sottolinea come gli Stati membri applicano norme divergenti per il trattamento delle perdite; questo comporta spesso l'insorgere di condizioni di disparità.
Pertanto, data l’eccezionale situazione economica degli anni 2020 e 2021, la Ue mira a definire un approccio coordinato per il trattamento delle perdite subite dalle imprese negli esercizi fiscali 2020 e 2021.
Viene, quindi, raccomandato agli Stati membri di consentire alle imprese il riporto delle perdite a esercizi precedenti almeno fino all'esercizio fiscale precedente, ossia almeno fino al 2019.
Ma tale riporto può essere esteso fino ai tre anni precedenti, permettendo così alle imprese di compensare le perdite relative agli esercizi fiscali 2020 e 2021 a fronte di utili già soggetti a imposizione negli esercizi fiscali 2019, 2018 e 2017.
Inoltre, si dovrebbe consentire alle imprese di richiedere immediatamente il riporto a esercizi precedenti delle perdite che ritengono subiranno durante l'esercizio fiscale 2021, senza dover attendere la fine dell'anno.
Limiti all'importo delle perdite da riportare
Al fine di ridurre l’impatto che tale misura comporta sui bilanci nazionali degli Stati, il riporto delle perdite a esercizi precedenti dovrebbe essere limitato con riferimento all’importo: nello specifico, il massimo dovrebbe essere fissato a 3 milioni di euro per esercizio fiscale in perdita.
La Ue invita gli Stati membri ad informare la Commissione circa le misure adottate sulla base della detta raccomandazione.
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