Corte di Strasburgo: Legge italiana sulla fecondazione assistita incoerente ed in contrasto con la Cedu

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Con sentenza pronunciata il 28 agosto 2012, la Corte europea dei diritti dell’uomo si è pronunciata sul ricorso n. 54270/10 (Costa e Pavan contro l'Italia) dichiarando la Legge italiana n. 40/04 sulla fecondazione assistita incoerente ed in contrasto con l'articolo 8 della Cedu sul diritto al rispetto della vita privata e familiare, nella parte in cui vieterebbe, ad una coppia italiana fertile ma portatrice sana di fibrosi cistica, di accedere alla diagnosi preimpianto degli embrioni.

L'incoerenza sarebbe, in particolare, rinvenibile nella previsione contenuta in un’altra Legge italiana attraverso cui è consentito, alla coppia, di accedere all'aborto terapeutico in caso il feto sia affetto da fibrosi cistica.

In conseguenza di questa decisione l’Italia dovrà versare alla coppia dei ricorrenti 15mila euro per i danni morali subiti nonché 2.500 euro per le spese legali sopportate.
Anche in
  • Il Sole 24 Ore, p. 15 - Sulla legge 40 il freno di Strasburgo - Cerati
  • ItaliaOggi, p. 22 – Fecondazione, legge a picco - Galli

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