Coronavirus: è fase 2. Prestiti garantiti fino a 100mila da semplificare
Pubblicato il 23 aprile 2020
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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alle parti sociali: “manifattura ed edilizia al via dal 4 maggio ma alcuni potranno riaprire lunedì (27 aprile 2020 n.d.r.) se in regola sulla sicurezza”.
Ma si saprà solo entro il 25 aprile, questi i tempi indicati per la fase 2 dell'emergenza Coronavirus.
Le imprese che potranno riaprire i battenti dal prossimo 27 aprile sono quelle che hanno adottato i protocolli di sicurezza più stringenti rispetto a quello del 14 marzo 2020 (con attuazione del distanziamento tra i dipendenti, della rimodulazione degli spazi e dei turni di lavoro, mettendo a disposizione tutti i Dpi).
Il resto dei settori seguirà la lista indicata delle mappe Inail: il 4 maggio dovrebbero ripartire i settori del manifatturiero e delle costruzioni, l'immobiliare, dei noleggi e dei servizi di supporto alle imprese e il commercio all’ingrosso.
Coronavirus: è fase 2. Abi sui prestiti con garanzia statale
Dal fronte dei prestiti con garanzia statale si registra l’annuncio dell’Abi, che partecipa alla task force con Mise, Mef, Sace e fondo per le Pmi: si sta lavorando per semplificare al massimo le procedure per la richiesta dei prestiti entro 25 mila euro garantiti al 100% dallo Stato, ex decreto Liquidità.
L’ipotesi è che nell’autocertificazione possa rientrare tutta la documentazione necessaria, anche quella relativa al reddito o al fatturato 2019 sul quale calcolare la soglia del 25%.
Dunque, si potrebbe eliminare la necessità di presentare il bilancio o la dichiarazione dei redditi.
Il direttore generale Abi, Giovanni Sabatini, nell’audizione alla commissione di inchiesta sugli istituti di credito, ha spiegato che si sta spingendo, solo per il periodo dell’emergenza Coronavirus, per un rafforzamento del meccanismo dell’autocertificazione anche per i prestiti superiori ai 25mila euro e per una tutela sotto il profilo penale dell’erogazione del credito anche per i finanziamenti non garantiti al 100%.
Sabatini, inoltre, solleva la criticità in merito ai punti di riferimento sulla sostenibilità del business di un’impresa, cioè la probabilità che ripaghi il suo debito, che saranno stravolti nella fase 2.
E sempre dall’Abi l’annuncio di un nuovo accordo con le associazioni dei consumatori per allargare la moratoria di 12 mesi anche ai finanziamenti diversi dal mutuo per la prima casa e anche per i mutui che restano fuori dal fondo Gasparrini.
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