Coronavirus: Cassazione e Tribunale di Milano sulla Fase 2
Pubblicato il 08 maggio 2020
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Il Primo Presidente della Corte di cassazione, Giovanni Mammone, ha emanato ieri un provvedimento con le misure organizzative per l'accesso ai servizi nel periodo 12 maggio- 30 giugno 2020 (cosiddetta “Fase 2”).
Ha disposto, in primo luogo, alcune modalità operative per quanto concerne l’accesso ai servizi di cancelleria del civile e del penale e dell'URP, tenendo conto dell’esigenza di continuare a contenere al massimo il rischio di contagio da COVID-19.
Cassazione: accesso ai servizi di cancelleria e URP
L’accesso alle cancellerie – limitato, in ogni caso, ad un solo utente per volta nel rispetto della distanza interpersonale di un metro - è riservato, con priorità, a chi deve depositare atti in scadenza e a chi deve consultare fascicoli riguardanti i procedimenti fissati fino al 30 giugno.
Nell’ambito del processo telematico civile, in ogni caso, gli avvocati sono invitati a privilegiare l’invio per posta dei ricorsi e controricorsi di modo da ridurre gli affollamenti nelle cancellerie.
Agli uffici potranno accedere solo coloro che siano muniti di prenotazione e/o e-mail recante la comunicazione del giorno e dell’orario fissato per l’accesso.
Nel provvedimento, viene formulata anche una raccomandazione: per assicurare un’adeguata programmazione degli accessi in Corte ed evitare affollamenti è bene che gli utenti non avanzino richieste a ridosso della scadenza dei termini di legge.
Cassazione: Relazione su novità per il processo penale
Sempre ieri, 7 maggio, la Cassazione ha diffuso una relazione, elaborata dal proprio Ufficio del Massimario - servizio penale, sugli interventi normativi introdotti dalla Legge n. 27/2020 di conversione del Dl n. 18/2020, nonché dal Dl n. 28/2020.
Con l’elaborato - che va ad integrare la precedente Relazione n. 34/20 - vengono esaminate le principali novità riguardanti i processi penali, nonché approfondite alcune specifiche tematiche che, durante la prima fase di applicazione della novella, hanno sollevato alcuni dubbi interpretativi.
Tribunale di Milano: protocollo per i processi civili
Sul fronte civile, si segnalano invece le linee guida messe a punto dal Tribunale di Milano al fine di dare una regolamentazione tendenzialmente uniforme alle attività del settore sino al termine del periodo emergenziale, limitando le presenze personali presso il Palazzo di Giustizia.
Tra i principi comuni individuati, è stato convenuto che:
- la scelta delle specifiche modalità di trattazione delle udienze è riservata al giudice della causa, in relazione alla natura e alla specificità della stessa e tenendo in considerazione le linee guida del Presidente del Tribunale;
- il giudice può revocare l’udienza ex 184 c.p.c. con conseguente pronuncia dell’ordinanza di ammissione dei mezzi di prova e fissazione dell’udienza di prosecuzione, salvo che ritenga di provocare il contraddittorio sulla terza memoria anche su istanza motivata di una delle parti;
- nelle esecuzioni in cui il debitore non è costituito, il giudice celebrerà udienza per il caso in cui il debitore medesimo compaia personalmente o vi siano interventi il giorno dell’udienza (le parti costituite, per contro, non compariranno fisicamente).
Le ulteriori indicazioni riguardano le udienze civili tramite udienza da remoto (attività preliminari, svolgimento dell’udienza,) e le udienze civili tramite trattazione scritta.
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