Cooperative compliance, parte la cabina di regia Entrate-GdF
Pubblicato il 21 gennaio 2025
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Riguardo alla cooperative compliance, l'Agenzia delle Entrate ha annunciato, tramite il comunicato stampa del 20 gennaio 2025, l'istituzione di un gruppo di lavoro con la Guardia di Finanza per cooperare e condividere le informazioni. Le strategie operative sono specificate in un accordo di collaborazione.
Come indicato dal Decreto Legislativo n. 221/2023, entrambe le entità sono incaricate di intensificare la cooperazione, anche in previsione dell'incremento graduale dei soggetti coinvolti.
Regime di adempimento collaborativo
Si sottolinea che il sistema di adempimento collaborativo – cooperative compliance - è regolato dagli articoli 3-7 del Decreto Legislativo n. 128/2015, aggiornato e modificato dai Decreti Legislativi 221/2023 e 108/2024, e permette di avviare un dialogo continuo con l'Agenzia delle Entrate per prevenire e gestire le dispute fiscali prima della presentazione delle dichiarazioni.
Le procedure operative sono state stabilite mediante un decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze datato 6 dicembre 2024.
Con provvedimento dell'Agenzia delle Entrate n. 450193/2024, è stato ratificato il nuovo formato per l'adesione, mentre con quello avente n. 5320/2025, sono state rilasciate anche le direttive per la stesura del documento che regola il sistema di identificazione, valutazione, gestione e monitoraggio del rischio fiscale e per l'elaborazione della Mappa dei rischi e dei controlli fiscali per i contribuenti del settore industriale.
Va sottolineato che, a partire dal 2024, i contribuenti ammessi al regime di cooperative compliance includeranno anche quelli con un fatturato minimo di 750 milioni di euro. Questo limite verrà ridotto progressivamente nei prossimi anni, scendendo a 500 milioni di euro nel 2026 e ulteriormente a 100 milioni di euro nel 2028.
Collaborazione tra Agenzia Entrate e Guardia di Finanza
L'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza si impegnano a organizzare, sincronizzare e ampliare la loro collaborazione reciproca nel contesto dell'adempimento collaborativo, al fine di garantire un'attività di compliance allineata agli obiettivi e alle specificità della misura.
In conformità con le migliori pratiche internazionali, che suggeriscono un modello organizzativo basato su un punto di contatto unico, tale interfaccia sarà individuata dall'Agenzia delle Entrate.
Specificatamente, la Guardia di Finanza, nell'esecuzione delle sue funzioni abituali;
- identificherà e segnalerà indizi di potenziali casi di evasione, elusione o frode fiscale, nonché circostanze che potrebbero determinare l'esclusione dal regime.
L'Agenzia delle Entrate, dal canto suo, trasmetterà alla Guardia di Finanza le informazioni identificative di:
- coloro che hanno richiesto di partecipare,
- quelli rimossi per mancanza dei requisiti o per non aver rispettato gli accordi presi,
- quelli che, anche se privi dei necessari requisiti, hanno implementato un sistema per l'identificazione, valutazione, gestione e monitoraggio del rischio fiscale (tax control framework).
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