Contratti di sviluppo rafforzati per imprese che tagliano consumi di energia

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Contratti di sviluppo rafforzati per imprese che tagliano consumi di energia

Al fine di sostenere ed accelerare il percorso di decarbonizzazione delle attività industriali, anche in funzione di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili importati nel contesto dell'aggressione militare russa contro l'Ucraina, i programmi di sviluppo per la tutela ambientale possono avere ad oggetto la realizzazione di interventi coerenti con le disposizioni previste dalla sezione 2.6 del Quadro temporaneo di crisi per misure di Aiuto di Stato.

A stabilirlo il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 12 agosto 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 237 del 10 ottobre 2022.  

L’obiettivo del Ministro Giorgetti è quello di rafforzate i progetti industriali che, attraverso l’elettrificazione dei processi produttivi e l’utilizzo di idrogeno, consentano di ridurre le emissioni di CO2 e i consumi di energia.

NOTA BENE: Il decreto consente di applicare il nuovo regime fino al 30 giugno 2023.

“Le aziende colpite dai danni per la guerra - dice Giorgetti - ora potranno contare su altre misure che agevolano programmi e innovazioni per la tutela ambientale. Un sostegno per l’industria stretta tra gli effetti negativi della guerra e il caro energia”.

Con il provvedimento si applicano, dunque, ai contratti di sviluppo le disposizioni del Temporary framework sulla guerra adottato dalla Commissione europea.

Nuovi contratti di sviluppo

Le aziende potranno candidarsi per accedere a un nuovo contratto di sviluppo, al quale si applicherà la sezione 2.6 del Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato approvato dalla Commissione Ue per fra fronte ai danni economici della guerra in Ucraina.

Pertanto, si prevede un regime favorevole in materia di aiuti di Stato per i progetti di imprese che, non comportando un aumento della capacità produttiva complessiva, consentano:

  • una riduzione sostanziale delle emissioni di gas serra delle attività industriali che attualmente fanno affidamento sui combustibili fossili come fonte di energia o materia prima;
  • una riduzione sostanziale del consumo di energia nelle attività e nei processi industriali.

Programmi di sviluppo ammissibili

Nello specifico, i programmi di sviluppo ammissibili devono garantire il perseguimento di almeno uno dei seguenti due obiettivi:

  1. riduzione di almeno il 40% delle emissioni dirette di gas a effetto serra mediante l'elettrificazione dei processi produttivi o l'utilizzo di idrogeno rinnovabile e di idrogeno elettrolitico in sostituzione dei combustibili fossili. La riduzione delle emissioni deve essere misurata con riferimento alle emissioni dirette medie di gas serra o al consumo energetico registrata nei 5 anni precedenti la domanda di aiuto (emissione media su base annua) e deve tenere conto anche delle effettive emissioni derivanti dalla combustione di biomasse;
  1. riduzione di almeno il 20% del consumo di energia in relazione alle attività sovvenzionate. La riduzione dei consumi deve essere misurata con riferimento ai consumi energetici verificatisi nei 5 anni precedenti la domanda di aiuto (consumo medio su base annua).

Agevolazioni concedibili

Nel rispetto di quanto previsto dalla sezione 2.6 del Quadro temporaneo, le agevolazioni sono concesse nei limiti delle intensità previste dal punto 53-quinquies, lettera n), del Quadro temporaneo e nel rispetto di quanto previsto dalla lettera b) del medesimo punto.

Le agevolazioni concesse non possono essere cumulate con altri aiuti di Stato per gli stessi costi ammissibili.

La concessione delle agevolazioni di cui al presente titolo deve intervenire entro i termini previsti dal Quadro temporaneo.

ATTENZIONE: Un successivo provvedimento ministeriale stabilirà i termini di presentazione delle domande.

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