Contrasto al caporalato, approvato il Piano nazionale “2020-2022”
Pubblicato il 21 febbraio 2020
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Si intensificano le manovre governative contro lo sfruttamento e il caporalato in agricoltura. Il 20 febbraio 2020, infatti, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è stato approvato un Piano nazionale per il triennio “2020-2022”, recante l’obiettivo prioritario di garantire nell’ambito del settore agricolo una maggiore prevenzione e vigilanza ma soprattutto un’assistenza specifica in favore delle vittime per il loro reinserimento socio-lavorativo. Il Piano, in particolare, affianca interventi emergenziali e interventi di sistema o di lungo periodo, seguendo quattro assi strategici: prevenzione, vigilanza e contrasto, protezione e assistenza e, infine, reintegrazione socio-lavorativa.
Maggiori dettagli in merito al Piano sono stati forniti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la notizia pubblicata sul proprio sito il 20 febbraio 2020.
Le dieci azioni prioritarie per il contrasto al caporalato
Per ognuno dei suddetti assi strategici, il Piano individua le seguenti dieci azioni considerate prioritarie:
- sistema informativo con calendario delle colture, dei fabbisogni di manodopera e altri dati e informazioni sviluppato e utilizzato per la pianificazione, gestione e monitoraggio del mercato del lavoro agricolo;
- interventi strutturali, investimenti in innovazione e valorizzazione dei prodotti, al fine di migliorare il funzionamento e l'efficienza del mercato dei prodotti agricoli;
- rafforzamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, l'espansione del numero delle imprese aderenti e l'introduzione di misure per la certificazione dei prodotti, al fine di migliorare la trasparenza e le condizioni di lavoro del mercato del lavoro agricolo;
- pianificazione dei flussi di manodopera e miglioramento dell'efficacia e della gamma dei servizi per l'incontro tra la domanda e l'offerta (CPI) di lavoro agricolo per prevenire il ricorso al caporalato e ad altre forme d'intermediazione illecita;
- pianificazione e attuazione di soluzioni alloggiative dignitose per i lavoratori del settore agricolo in alternativa a insediamenti spontanei e altri alloggi degradanti;
- pianificazione e attuazione di soluzioni di trasporto per migliorare l'offerta di servizi adeguati ai bisogni dei lavoratori agricoli;
- campagna di comunicazione istituzionale e sociale per la prevenzione e sensibilizzazione sullo sfruttamento lavorativo e la promozione del lavoro dignitoso;
- rafforzamento delle attività di vigilanza e contrasto allo sfruttamento lavorativo;
- pianificazione e attuazione di un sistema di servizi integrati per la protezione e prima assistenza delle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura e rafforzamento degli interventi per la loro reintegrazione socio-lavorativa;
- realizzazione di un sistema nazionale per il reinserimento socio-lavorativo delle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura.
- edotto.com – Edicola del 9 dicembre 2019 - Caporalato e salario minimo, le prossime misure del ministro del Lavoro – Bonaddio
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