Consulta: confermata la soppressione dei tribunalini, si salva solo Urbino. No al taglio delle Province

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Con comunicato del 3 luglio 2013, la Corte costituzionale ha reso noto di aver dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148, del Decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155, e del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156 sulla riorganizzazione della geografia giudiziaria, per come sollevate dai Tribunali di Pinerolo, di Alba, di Sala Consilina, di Montepulciano e di Sulmona. Confermate, dunque, le soppressioni di questi ultimi Uffici giudiziari.

Le relative ordinanze di rimessione – si legge nel testo del comunicato -  sono state esaminate all'udienza pubblica del 2 luglio 2013 ed alla camera di consiglio del 3 luglio 2013.

Sempre nel testo della stessa nota si apprende che la Consulta ha, invece, dichiarato l'illegittimità costituzionale del Decreto legislativo n. 155/2012, limitatamente alla disposta soppressione del Tribunale di Urbino mentre non ha accolto la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Regione Friuli Venezia-Giulia.

Con nota resa sempre in data 3 luglio, la Corte costituzionale ha, invece, informato di aver dichiarato, nella camera di consiglio riunita in pari data, l'illegittimità costituzionale dell'articolo 23, commi 4, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 20 bis del Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, relativo al taglio delle Province, in quanto – si legge nella nota - “il decreto-legge, atto destinato a fronteggiare casi straordinari di necessità e urgenza, è strumento normativo non utilizzabile per realizzare una riforma organica e di sistema quale quella prevista dalle norme censurate nel presente giudizio”.
Allegati Links Anche in
  • ItaliaOggi, p. 25 – Le province si salvano dai tagli – Cerisano

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