Consulenti del lavoro, in audizione alla Camera sul Jobs act

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Nell’audizione del 23 ottobre 2014 in Commissione Lavoro della Camera, che sta esaminando il disegno di legge delega del Jobs act, precise sono state le richieste formulate dalla categoria dei Consulenti del lavoro.

Il presidente, Marina Calderone, ha fatto presente che: “se l'obiettivo strategico è quello di migliorare le funzionalità del mercato del lavoro, la riforma strutturale non può lasciare adempimenti inutili. Va riordinato l'apparato sanzionatorio, intervenendo sulle sanzioni di natura formale diventate ormai anacronistiche”.

Il particolare momento che sta attraversando il nostro Paese richiede scelte coraggiose in grado di invertire la dirompente crescita dei livelli di disoccupazione e dei fenomeni di precarizzazione diffusa. In tale contesto, dunque, vengono evidenziati gli adempimenti farraginosi che appesantiscono la categoria e non favoriscono la crescita.

Tra gli esempi viene riportato quello relativo alla vidimazione del libro infortuni. Spiega la Calderone che “la vidimazione del libro infortuni obbligatoria è sanzionata in alcune regioni e non in altre, le sanzioni arrivano a 12.500 euro. Eppure il libro è inutile, è dematerializzato e le comunicazioni avvengono in via telematica all'Inail”.

Altro punto affrontato è quello del riordino degli ammortizzatori sociali. Anche in questo caso la previsione di un unico ammortizzatore per allargare la copertura ad una platea più vasta dovrebbe avvenire senza creare disparità di trattamento. Invece, come sottolineato dai Consulenti del lavoro, dalla cassa in deroga sono stati esclusi i dipendenti degli studi professionali con il decreto interministeriale di luglio e ciò con evidenti penalizzazioni per alcuni settori.
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