Confermato il sequestro dei beni della società che ha ottenuto il finanziamento illecito

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La Corte di cassazione, con la sentenza n. 29397 del 19 luglio 2012, ha confermato la misura cautelare del sequestro nei confronti dei beni di una società, nell’ambito di un procedimento a carico della stessa per responsabilità ex Decreto legislativo 231, in considerazione dell’illecito ottenimento di un finanziamento pubblico conseguente ad un accordo fraudolento tra gli amministratori della società medesima e l’ente di riferimento. Per la Corte era di nessun rilievo, in tale contesto, la circostanza che i manager responsabili dell’ottenimento del finanziamento illecito si fossero poi dimessi.

Ed infatti – si legge nel testo della decisione – la responsabilità patrimoniale della società in relazione al profitto dei reati consumati dai suoi amministratori “è del tutto autonoma ed è insensibile alle vicende societarie successive alla consumazione dei reati”.
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