Condanna penale a chi si sostituisce ad altri nella chat

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Con sentenza n. 25774 del 16 giugno 2014, la Cassazione ha confermato la condanna per sostituzione di persona impartita dai giudici di merito nei confronti di un uomo che si era attribuito, sul sito www.badoo.com, l'identità di altro soggetto, pubblicando, altresì, foto di quest'ultimo ed inducendo in errore coloro che comunicavano con lui attraverso la "chat".

I giudici di legittimità hanno, in particolare, precisato come l'oggetto della tutela penale sia l'interesse riguardante la pubblica fede, in quanto questa può essere sorpresa da inganni relativi alla vera essenza di una persona o alla sua identità o ai suoi attributi sociali.
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 22 – Sostituzione di persona, per salvarsi non basta il soprannome – Ciccia

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