Concorso in violenza sessuale su minore per i genitori che acconsentono alla convivenza della figlia con un adulto

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La Corte di cassazione, con la sentenza n. 33562 depositata il 31 agosto 2012, ha confermato la decisione con cui i giudici di merito avevano condannato, per concorso nel reato di violenza sessuale nei confronti di minore, i genitori di una tredicenne per aver consentito che quest’ultima convivesse stabilmente con un adulto, “permettendo ed agevolando i costanti rapporti sessuali tra la minore ed il predetto imputato nel reato corrispondente”.

A nulla sono valse le argomentazioni rappresentate dalla difesa dei due, secondo cui le testimonianze che erano state rese in fase istruttoria erano illegittime in quanto costituivano esclusivamente “voci correnti nel pubblico”.

Per la Suprema corte, per contro, il divieto di testimonianza di cui all’articolo 194, terzo comma del Codice di procedura penale non era applicabile nel caso di notizie che, come nella specie, erano “circoscritte ad una cerchia ben determinata ed individuabile di persone”. Nella specie, infatti, le persone sentite erano abitanti dello stesso palazzo in cui vivevano sia i genitori che la figlia con il convivente.
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