CNF, OCF e Cassa forense: proposte di modifica a DL fiscale
Pubblicato il 18 novembre 2019
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Consiglio nazionale forense, Organismo congressuale forense e Cassa forense hanno messo a punto un documento congiunto con undici proposte di modifica al decreto fiscale 2020 (n. 124/2019).
L’elaborato – di cui viene data notizia dal CNF, in un comunicato del 15 novembre 2019 – interviene sulle misure in materia tributaria e fiscale di interesse per gli avvocati e i liberi professionisti in generale.
Avvocati, osservazioni in materia tributaria e fiscale
Le proposte riguardano:
- la TARI per gli studi professionali, rispetto alla quale viene proposto un riequilibrio dei costi sostenuti, sia per il costo fisso del servizio di igiene urbana sia per la parte variabile, che attiene al servizio integrato;
- la detrazione delle spese legali, prevedendo, ossia, che queste spese si possano detrarre al pari di quelle sanitarie (con il limite del 22%) nonché, integralmente, se relative ad un procedimento penale;
- l’ampliamento della deducibilità delle spese professionali, prevedendo che per le spese sostenute per vitto e alloggio si passi dal 75% al 100% mentre per quelle di rappresentanza dal 2% al 4%; per le spese relative all’aggiornamento professionale viene chiesta, invece, l’eliminazione del tetto massimo introdotto con l’art. 9, Legge n. 81/2017;
- gli ISA, in ordine ai quali viene rinnovata la richiesta di differimento del periodo di prima applicazione;
- il contrasto alle indebite compensazioni, tema rispetto al quale gli avvocati promuovono tre ipotesi di emendamento;
- il pagamento mediante carte di debito e credito, in merito al quale si propone, in primo luogo, di escludere le sanzioni quando il professionista utilizzi la forma di pagamento del bonifico bancario e, in secondo luogo, di prevedere, sempre in tema di sanzioni, la possibilità di accesso al pagamento in misura ridotta;
- la necessità di semplificazioni a favore del professionista e della piccola-media impresa;
- il regime forfettario – Flat Tax, chiedendo l’estensione dei vantaggi del regime forfettario al 15% anche a professionisti e imprese che operano in forma associata;
- il patrocinio a spese dello stato, istituto in favore del quale si chiede l’incremento della dotazione dei fondi economici destinati;
- misure a sostegno della professione di avvocato, come la semplificazione degli adempimenti per gli studi professionali;
- misure in tema di sostegno dell’attività di Cassa Forense, attraverso l’inserimento di norme che sanciscano la non imponibilità di talune fattispecie di erogazione di contributi.
Il Decreto fiscale, si rammenta, è attualmente all’esame del Parlamento, in vista della sua conversione in legge.
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