CNDCEC su rilevanza e materialità nella disclosure non finanziaria

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CNDCEC su rilevanza e materialità nella disclosure non finanziaria

Dopo la pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale” del Dlgs n. 254/2016, che recepisce la direttiva 2014/95/UE riguardante la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità nella composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo di imprese e gruppi di grandi dimensioni, il Cndcec ha pubblicato il documento “Rilevanza (e materialità) nella disclosure non finanziaria”, per esaminare alcune definizioni e criticità, anche ai fini della compliance, legate proprio alla rendicontazione non finanziaria.

Il documento, datato 7 marzo 2018, ha come obiettivo quello di approfondire il concetto della rilevanza e la definizione dei suoi confini.

Nella premessa al documento, si ricorda che il decreto legislativo n. 254/2016 è entrato in vigore il 25 gennaio 2017 ma le sue disposizioni si applicano, con riferimento alle dichiarazioni e relazioni relative, agli esercizi finanziari aventi inizio a partire dal 1° gennaio 2017 e che esso rappresenta un’importante innovazione nella comunicazione di informazioni attinenti alla “sostenibilità”, con specifico riferimento alle imprese di rilevanti dimensioni.

Vari documenti tecnici di settore

Negli ultimi mesi molte istituzioni sovranazionali e nazionali, oltre che diversi operatori nazionali del settore, hanno pubblicato documenti tecnici di approfondimento dei vari aspetti e problematiche riguardanti sia la direttiva di disclosure non finanziaria 2014/95/UE che lo stesso decreto che ne recepisce le disposizioni nell’ordinamento nazionale.

Il fine di tali documenti era mettere in evidenza gli elementi principali dei due provvedimenti normativi e, allo stesso tempo, anche le loro differenze, soffermandosi su alcune delle problematiche formali riguardanti l’ambito di applicazione del decreto da parte dei soggetti obbligati dalla norma, ragionando, in particolare, su cosa occorra comunicare ai fini della corretta compliance, in quali modalità sia possibile effettuare questa tipologia di disclosure e come debbano muoversi i soggetti deputati al controllo di conformità di quanto comunicato rispetto ai principi e alle modalità di rendicontazione e agli standard cui si fa riferimento.

Dal Cndcec contributo all'approfondimento del concetto della rilevanza e alla definizione dei suoi confini

Obiettivo del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, come sottolineato da Raffaele Marcello, consigliere nazionale delegato all'Area «Sistema di amministrazione e controllo», con il documento in esame, è quello di “fornire spunti di riflessione sulla rendicontazione e sulla comunicazione e costituire una sorta di cornice di riferimento nell'ambito della quale incardinare nel prossimo futuro documenti con un taglio del tutto diverso, finalizzati all'individuazione di soluzioni pratiche alle problematiche di natura professionale nell'ambito della rendicontazione e della comunicazione non finanziaria".

Il documento, che vuole fornire un contributo all'approfondimento del concetto della rilevanza e alla definizione dei suoi confini, è “strutturato nell'ottica di verificare quali siano gli elementi distintivi rispetto al principio di materialità partendo dal riscontro, a livello sia normativo sia tecnico-interpretativo, di attribuzioni terminologiche ambigue o imprecise e sovrapposizioni applicative anche improprie o alternative”.

Allegati Anche in
  • eDotto.com Edicola 6 marzo 2018 - Assonime: obbligo di rendicontazione non finanziaria per le imprese – Moscioni

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