e-fattura, Cndcec: spostare al 16 marzo la moratoria sulle sanzioni
Pubblicato il 11 febbraio 2019
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Spostare la moratoria sulle sanzioni per la tardiva trasmissione delle fatture elettroniche. E’ la richiesta, esplicitata in una lettera, che il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti (Cndcec), Miani, ha inviato al Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e al Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore, lamentando la situazione di emergenza in cui verranno a trovarsi i professionisti il 18 febbraio prossimo (la scadenza del 16 cade di sabato), in cui scadrà il termine di applicazione della moratoria sulle sanzioni per la tardiva trasmissione delle fatture elettroniche, prevista dall’articolo 10, comma 1, del decreto-legge n. 119/2018.
Lo slittamento chiesto è ad un mese, dal 16 febbraio al 16 marzo 2019.
Miani rappresenta il quadro in cui si trovano ad operare gli studi professionali: “L’introduzione dal 2019 dell’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica nelle operazioni tra privati sta generando molteplici situazioni di criticità dovute in parte alla impreparazione dei contribuenti, ma anche alle inefficienze e ai ritardi che si stanno verificando nell’allineamento telematico dei flussi di dati tra le piattaforme delle principali società di software e il Sistema di Interscambio messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate”.
Miani: rivedere tutte le scadenze di febbraio e marzo
Ma il presidente Cndcec non si ferma qui. Chiede alle istituzioni preposte di rivedere tutta la complessiva riorganizzazione delle scadenze di febbraio e marzo, facendo presente che sarebbero interventi che non generano perdite di gettito per l’Erario e sono tesi esclusivamente all’implementazione di un calendario delle scadenze più coerente e gestibile da parte degli operatori.
Quindi, oltre alla proroga di un mese della moratoria sulle sanzioni, i commercialisti propongono che il termine del 28 febbraio 2019 per l’invio delle comunicazioni dei dati delle fatture emesse e ricevute (spesometro), relativo al secondo semestre 2018, e dei dati delle liquidazioni periodiche IVA relative al quarto trimestre 2018, sia posticipato al 15 aprile 2019.
Il 28 febbraio rappresenta anche la data di scadenza per un nuovo adempimento: l’esterometro, ossia la comunicazione mensile dei dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato (articolo 1, comma 3-bis, Dlgs n. 127/2015). Sul punto, il Cndcec scrive: “Al riguardo si chiede, innanzitutto, l’implementazione di una periodicità del predetto adempimento annuale o, quanto meno, semestrale. Inoltre, non essendo ancora disponibili i software per la trasmissione della comunicazione, si chiede la proroga del predetto termine”.
Tra gli adempimenti da prorogare di un mese rientrano anche gli invii delle certificazioni uniche e dei dati degli oneri deducibili e detraibili per la predisposizione delle dichiarazioni precompilate.
Le nuove date proposte dal Cndcec
In definitiva, il Cndcec illustra il piano delle scadenze proposte:
- 16 (diventa 18) marzo 2019, esonero sanzioni per tardiva trasmissione fatture elettroniche (contribuenti mensili);
- 1° aprile 2019, comunicazione dati oneri deducibili e detraibili per dichiarazioni precompilate;
- 1° aprile 2019, comunicazione delle certificazioni uniche;
- 15 aprile 2019, comunicazione dati fatture relativa al 2° semestre 2018 (o 4° trimestre 2018);
- 15 aprile 2019, comunicazione dati liquidazione periodica IVA relativa al 4° trimestre 2018;
- 30 maggio 2019, decorrenza prima comunicazione mensile dati operazioni con soggetti non residenti (in mancanza di modifica della periodicità da mensile ad annuale o semestrale).
- eDotto.com – Edicola dell’8 febbraio 2019 - ADC/ANC e UNGDCEC: Scadenze di febbraio da differire - G. Lupoi
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