Linee–guida 2015 per il finanziamento alle imprese in crisi. Cndcec, Assonime, Università Firenze
Pubblicato il 30 maggio 2015
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Il Cndcec pubblica sul sito la seconda edizione (la prima risale al 2010) delle Linee–guida per il finanziamento alle imprese in crisi, redatta dall’Università di Firenze in collaborazione con lo stesso Consiglio Nazionale e Assonime. Le linee guida verranno costantemente adeguate all'evoluzione, anche quella legislativa, e terranno in considerazione le osservazioni e i commenti che chiunque interessato potrà far pervenire agli enti promotori dell’iniziativa.
Si tratta di prassi virtuose e comportamenti che, pur non essendo strettamente imposti dalla legge, possono aumentare il grado di sicurezza delle operazioni di finanziamento.
Lo scopo del documento è di identificare modelli comportamentali che, se correttamente seguiti, possono offrire tutela e rappresentare un “safe harbor” in un eventuale giudizio - processi di ristrutturazione giudiziali e stragiudiziali - a carico degli operatori o dei soggetti coinvolti nelle operazioni di ristrutturazione. Pertanto, un comportamento difforme non è illecito o inopportuno.
Nuova struttura e nuovi argomenti
È stato abbandonato il rigido criterio distintivo tra strumenti stragiudiziali e strumenti giudiziali, nel tentativo di individuare soluzioni che possano costituire una base comune e condivisa di più ampia portata sistematica.
Sono trattati anche argomenti nuovi, come le regole di condotta dell’impresa in stato di crisi, gli snodi problematici del piano di ristrutturazione e il contenuto delle diverse attestazioni di cui può essere incaricato il professionista.
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 15 - IN BREVE
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