Cfp a gestori di impianti sportivi. Domande a fine mese
Pubblicato il 04 agosto 2022
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E’ stato pubblicato, in data 1° agosto, sul sito del Dipartimento dello Sport del Consiglio dei Ministri il Dpcm del 30 giugno 2022 che definisce le modalità e i termini per la presentazione delle domande di accesso al contributo in favore delle Associazioni e Società Sportive che abbiano per oggetto sociale la gestione di impianti sportivi.
La misura è stata introdotta dal Dl n. 4/2022, articolo 9, comma 3, che ha stabilito di destinare parte delle risorse del Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano all’erogazione di contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche maggiormente colpite dalle restrizioni e, in particolare, le associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi.
A disposizione dei beneficiari ci sono 53 milioni di euro.
Contributi per gestori di impianti sportivi: chi può avvalersene
Possono presentare richiesta per il contributo le Associazioni e Società Sportive che abbiano per oggetto sociale la gestione di impianti sportivi e che:
- alla data del 2 marzo 2022 risultavano iscritte nel Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive dilettantistiche;
- alla data di pubblicazione del decreto governativo siano affiliate alle Federazioni Sportive, alle Discipline Sportive o agli Enti di Promozione Sportiva;
- abbiano per oggetto sociale anche la gestione di impianti sportivi.
Sono richiesti i seguenti requisiti:
- gestione, a titolo di proprietà, di un contratto di affitto, di una concessione amministrativa o di altro negozio giuridico che ne legittimi il possesso o la detenzione in via esclusiva, di un impianto sportivo;
- avere un numero di tesserati pari ad almeno 200 unità se tesserati con EPS o 30 unità se tesserati con FSN;
- presentazione di una dichiarazione asseverata da tecnico abilitato con la quale si attesti che le misure e gli altri requisiti dell’impianto sportivo oggetto della richiesta di
contributo siano conformi a quanto dichiarato;
- presentazione di una dichiarazione di un dottore Commercialista che attesti il numero di tecnici sportivi dilettanti che abbiano ricevuto compensi dalla ASD/SSD e
l’ammontare degli stessi.
Ammontare del contributo per impianti sportivi
L’ammontare del contributo che si può ottenere varia dai 15.000 euro per palestre ad uso sportivo per ginnastica, danza, fitness, pesistica o altre discipline, anche di squadra, riconosciute dal CONI e dal CIP con una superficie utile lorda compresa tra 200 e 800 metri quadrati ai 30.000 euro per palestre con una superficie utile lorda superiore a 2000 metri quadrati.
E’ richiesto ai beneficiari di aver erogato indennità e/o compensi per prestazioni sportive dilettantistiche ad almeno 4 tecnici, che non siano tra loro parenti ed affini sino al terzo grado, per un ammontare complessivo minimo di 10.000 euro dal primo gennaio 2022 al 30 giugno 2022.
Invece, per palazzi del ghiaccio coperti adibiti agli sport del ghiaccio con superficie ghiacciata pari ad almeno a 30 metri di lunghezza e 15 metri di larghezza il contributo previsto è pari a 60.000 euro.
Contributi per gestori di impianti sportivi. Domanda
Le domande devono essere presentate agli organismi sportivi affilianti (Federazioni, Enti di promozione sportiva o Discipline sportive associate), complete di tutta la documentazione a supporto. A loro volta, gli organismi affilianti dovranno presentare al Dipartimento per lo sport il prospetto delle domande pervenute e istruite positivamente, mediante compilazione del format allegato, corredato di tutta la documentazione a supporto
Il Dpcm 30 giugno 2022 informa che le domande dovranno essere presentate entro 30 giorni dalla pubblicazione sul sito del Dipartimento per lo Sport dello stesso decreto: ossia entro il 31 agosto 2022.
Cndcec chiede più tempo
Circa il termine finale per presentare le istanze (31 agosto 2022) il Cndcec, tramite una missiva inviata alla Sottosegretaria alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport, Valentina Vezzali, chiede una proroga di 30 giorni (quindi, fino al 30 settembre).
La richiesta, spiegano i commercialisti, è motivata dal fatto che è necessario più tempo per rendere possibile l’espletamento degli adempimenti, potendo avere a disposizione tutti i chiarimenti necessari e potendo eseguire i compiti assegnati in serenità. Inoltre, il periodo per preparare l’inoltro delle istanze coincide con il mese in cui gli studi e gli enti preposti sono in ferie.
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