CdM, ok al Ddl di riordino degli incentivi alle imprese
Pubblicato il 27 maggio 2022
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Il CdM del 26 maggio 2022, su proposta del Ministero per il Sud e la coesione territoriale e del MiSE, ha approvato un disegno di legge che introduce una delega al Governo per la definizione di un sistema organico degli incentivi alle imprese.
Obiettivo principale del Ddl sul riassetto degli incentivi è quello di semplificare e razionalizzare il settore degli aiuti per conferire un beneficio tanto alle imprese che li ricevono, quanto alle PA che ne curano la gestione.
Il CdM, inoltre, ha dato l’ok anche alla proposta del ministro del Lavoro Andrea Orlando affinché nella delega si inserisca un ulteriore criterio relativo al rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro da parte delle imprese che accedono agli incentivi dello Stato.
Incentivi imprese, parola d’ordine: concentrazione e semplificazione
Come evidenziato dai dicasteri proponenti, attualmente sono circa 1500 gli interventi di incentivazione delle imprese, molti a livello regionale: con la concentrazione del numero degli interventi e la semplificazione degli stessi, si vuole assicurare ai beneficiari anche la certezza dei tempi.
Il principio della concentrazione e del coordinamento delle misure ha, infatti, l’obiettivo di:
- ridurre la frammentazione del sostegno pubblico;
- velocizzare la compensazione delle risorse finanziarie in ragione della relativa domanda;
- evitare la duplicazione e la sovrapposizione tra interventi indirizzati allo stesso target di riferimento.
L’esigenza di un intervento di riordino è emersa soprattutto a seguito della situazione economica emergenziale determinata dalla pandemia, che ha fatto registrare un’ulteriore e disordinato aumento del numero delle agevolazioni a sostegno delle imprese.
Di fatto però, anche se il numero degli interventi è così elevato in Italia, questi generano un volume di trasferimenti alle imprese molto inferiore al dato che si registra in Francia, in Germania, nel Regno Unito e in Spagna.
Di qui, la necessità di dare continuità e anche un coordinamento e potenziamento agli strumenti in essere.
Ddl riforma incentivi imprese, armonizzazione degli aiuti
Il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri ha l’obiettivo di recuperare efficienza e di incrementare gli investimenti, attraverso tre soluzioni attuative per:
- il migliore governo della politica industriale;
- il coordinamento e la razionalizzazione degli aiuti rispetto alle finalità incentivanti;
- la massima semplificazione, uniformità e conoscibilità del sistema degli incentivi.
Alla base del provvedimento c’è l’esigenza indicata dal ministro Giorgetti, sin da suo insediamento e poi prevista anche nel Pnrr e nella Legge di bilancio 2022, di procedere ad una riduzione degli oneri per le imprese, con una semplificazione e velocizzazione delle procedure amministrative per l’accesso alle agevolazioni.
Un particolare rilievo viene attribuito anche all’uso delle tecnologie più innovative e all’interoperabilità dei dati, che rappresentano il presupposto dell’ottimizzazione del quadro complessivo.
Grazie proprio all’introduzione di tecnologie gestionali innovative, si andrà ad agire sulla interoperabilità dei dati, al fine di evitare la duplicazione e la sovrapposizione degli interventi previsti.
Ciò risulterà molto utile soprattutto per le imprese del Mezzogiorno, che spesso si trovano a dover gestire incentivi a finalità regionale con quelli a finalità nazionale, con molte sovrapposizioni tra di loro, che rendono spesso inaccessibili gli aiuti per troppa burocrazia.
Aiuti imprese, portale unico per gli avvisi
Il sistema degli incentivi prevede anche il potenziamento ed un maggior coordinamento sinergico di strumenti telematici già operativi come, per esempio, il Registro nazionale degli aiuti di Stato e la piattaforma telematica «incentivi.gov.it».
Quest’ultimo portale sarà reso operativo dal MiSE a partire dal prossimo 2 giugno.
Tali strumenti hanno l’obiettivo di far conoscere l’offerta degli incentivi disponibili in maniera organica e completa.
L’intenzione è, infatti, quella di consentire la pubblicazione degli avvisi in un unico canale, con lo scopo di facilitare la piena conoscenza dell’offerta di incentivi, delle modalità di accesso e degli strumenti disponibili in relazione alle caratteristiche e agli obiettivi dei potenziali beneficiari.
Ddl riforma incentivi, come agire
La riforma, al momento, annuncia solo una sintonizzazione delle misure, il cui contenuto andrà verificato con successivi decreti legislativi.
Il Governo avrà, infatti, dodici mesi di tempo per approvare uno o più decreti delegati.
Con i decreti delegati sarà istituita una Cabina di regia al fine:
- di garantire l’integrale e coerente attuazione della nuova disciplina;
- di individuare eventuali ulteriori fabbisogni di intervento, compreso il coordinamento dinamico tra strumenti di incentivazione nazionali e regionali;
- nonché di verifica delle peculiari esigenze delle misure destinate al Mezzogiorno rispetto all’impianto incentivante nazionale.
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