Cassetto fiscale con i dati utili al ravvedimento

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Cassetto fiscale con i dati utili al ravvedimento

Con il provvedimento n. 83317 del 18 giugno 2015 dell’agenzia delle Entrate, che ottempera al comma 636 della legge di Stabilità 2015 sulla riforma dell’istituto del ravvedimento operoso, viene definito il pacchetto di dati a disposizione dei contribuenti soggetti agli studi di settore e sono fissate le modalità di dialogo preventivo con il Fisco.

Le informazioni su anomalie nei dati dichiarati saranno oggetto di invio di una specifica comunicazione direttamente al contribuente ovvero all’intermediario qualora quest’ultimo abbia ricevuto delega (via Pec ma anche via mail o sms, nel caso di soggetti direttamente abilitati ai servizi telematici delle Entrate). Sono 190mila le comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi - relative al triennio 2011-2013 - pronte a partire per consentire ai contribuenti di valutare, invitandoli a consultare il Cassetto fiscale, la propria posizione e scegliere di fornire chiarimenti all’Agenzia o rimediare.

Tutto è reso disponibile nel “cassetto fiscale” dell’interessato (a cui può accedere anche l’eventuale intermediario delegato):

- l’invito a presentare i modelli degli studi, se il contribuente, pur obbligato, non vi ha provveduto

- i modelli trasmessi

- l’elenco delle anomalie emerse in fase di trasmissione della dichiarazione sulla base dei controlli telematici previsti tra i quadri contabili di Unico e i dati degli studi

- le segnalazioni inviate dal contribuente o dal suo intermediario, tramite la specifica procedura, per comunicare eventuali giustificazioni in merito a situazioni di non congruità, non normalità e/o non coerenza o per fornire dettagli sulle cause di esclusione o di inapplicabilità

- le comunicazioni di anomalie rilevate dall’Agenzia analizzando i dati dichiarati ai fini degli studi o le altre fonti informative disponibili

- le risposte inviate dal contribuente relative a comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati

- le statistiche relative ai dati dichiarati ai fini degli studi di settore (queste sono pubblicate sul sito internet dell’Agenzia, consultabili liberamente e gratuitamente)

- il prospetto su base pluriennale dell’andamento dei dati dichiarativi relativi agli studi applicati

- il documento di sintesi dell’esito dell’applicazione degli studi sulla base dell’ultima versione di Gerico, comprensivo del posizionamento degli indicatori di coerenza e di normalità e dell’indicazione sull’accesso al regime premiale.

L'Agenzia ricorda che il ravvedimento è possibile a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata o che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, delle quali il contribuente abbia avuto formale conoscenza, salvo la formale notifica di un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o, in generale, di accertamento e il ricevimento delle comunicazioni di irregolarità e degli esiti del controllo formale.

Con l'altro provvedimento del 18 giugno 2015, il n. 83314, l'agenzia delle Entrate approva le specifiche tecniche utili ai soggetti che effettuano la trasmissione telematica dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, previsti nei relativi modelli allegati ad UNICO 2015.

Approvati anche i controlli di coerenza tra le informazioni dichiarate nel modello degli studi di settore e quelle riportate in Unico 2015.

Il documento, inoltre, contiene le correzioni di alcuni refusi presenti nella modulistica degli studi di settore approvata per il periodo di imposta 2014.

Links Anche in
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 42 - Studi di settore, 190mila «alert» - Cerofolini
  • ItaliaOggi, p. 24 - Studi, 190.000 anomali - Bongi
  • ItaliaOggi, p. 24 - Brevi

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