Cassa dottori commercialisti, al via le richieste di contributo spese asilo nido
Pubblicato il 05 agosto 2024
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I professionisti iscritti alla Cassa dottori commercialisti possono ora richiedere il rimborso per le spese sostenute per asili nido e scuole dell'infanzia, grazie a un'iniziativa rinnovata per il terzo anno consecutivo. La scadenza per presentare la domanda di rimborso è fissata al 31 ottobre 2024.
Questo bando mette a disposizione un fondo di un milione di euro, destinato a supportare le famiglie nel pagamento delle rette per la prima infanzia.
Lo si apprende da un avviso pubblicato, in data 1° agosto 2024, da parte della Cassa dottori commercialisti, a cui è allegato il Bando per l’anno 2023/2024.
Beneficiari
Gli iscritti alla Cassa che non ricevono pensioni da alcun ente, ad eccezione di coloro che percepiscono pensioni di invalidità, e che hanno dichiarato un reddito professionale non superiore a € 35.000 nel periodo di imposta 2022, sono ammissibili per la presentazione della domanda.
Se entrambi i genitori soddisfano i criteri stabiliti dal bando, solo uno dei due può presentare la domanda.
Dettagli e condizioni del contributo
Il contributo promesso può arrivare fino a mille euro per ogni figlio.
Per essere ammissibili, come visto, i richiedenti devono aver dichiarato un reddito professionale non superiore a 35mila euro per l'anno 2022, come riferito nella dichiarazione dei Redditi del 2023.
L’istanza di rimborso non è accoglibile se la spesa oggetto del contributo sia inferiore a € 200,00.
Importante sottolineare che, in caso di spese già coperte parzialmente da altri contributi o sussidi erogati da altri enti, il rimborso verrà calcolato solo sulla spesa residua.
Ciò significa che dalla spesa totale sostenuta, la Cassa sottrarrà gli importi già ricevuti sotto forma di altri contributi o sussidi. La formula sarà quindi:
NOTA BENE: Il bando è aperto non solo ai genitori naturali ma anche a quelli con minori in affido temporaneo, preadottivo o in collocamento provvisorio, allargando così la rete di supporto a una varietà di configurazioni familiari.
Limitazione dell'importo e riduzione proporzionale del rimborso
Il rimborso è limitato a un massimo di € 1.000 per ogni figlio. Se la spesa residua calcolata è inferiore a questo limite, il rimborso sarà equivalente alla spesa residua. Se è superiore, il rimborso sarà limitato a € 1.000.
Nel caso in cui il totale delle domande accolte superi lo stanziamento disponibile di € 1.000.000, l'importo del rimborso sarà ridotto proporzionalmente. La misura percentuale del rimborso per ogni domanda sarà calcolata come segue:
Quindi, ogni rimborso individuale sarà ridotto in proporzione a questa percentuale.
Questo sistema garantisce che il processo di rimborso sia equo e che i fondi disponibili siano distribuiti in modo efficace tra tutti i richiedenti qualificati
Procedura di richiesta e scadenza
La procedura per la richiesta di rimborso è interamente digitale. Gli interessati devono presentare la loro domanda online tramite il servizio DAS, accessibile nell’area riservata del sito della Cassa (www.cnpadc.it) .
Le spese ammissibili includono quelle sostenute nel periodo compreso tra il 1° settembre 2023 e il 31 luglio 2024.
La domanda deve essere presentata obbligatoriamente in via telematica, a partire dal 1° agosto 2024 fino al 31 ottobre 2024, altrimenti sarà considerata inammissibile. Non saranno accettate domande inviate in altri modi. È necessario compilare una singola domanda per ogni figlio per cui si richiede il rimborso.
È fondamentale non perdere questa data limite per poter beneficiare del sostegno economico offerto, che può fare una significativa differenza nel bilancio familiare di molti professionisti.
Questa iniziativa rappresenta un'importante opportunità per alleviare il carico finanziario delle famiglie, promuovendo al contempo l'accesso all'istruzione e alla cura per i più piccoli in un momento cruciale del loro sviluppo.
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