Carta solidale acquisti. Attenzione: se non si attiva, si perde
Pubblicato il 15 settembre 2023
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Entro il 15 settembre 2023 i beneficiari della Carta solidale per acquisti di beni di prima necessità devono effettuare il primo pagamento. Coloro che non attiveranno la Carta con un primo acquisto entra tale data non potranno più fruire della Carta e decadranno dal contributo economico ad essi spettante.
È quanto dispone il decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del Ministero dell’economia e delle finanze del 18 aprile 2023 (articolo 5, comma 4) e quanto ricorda l’INPS con il messaggio n. 1958 del 26 maggio 2023.
Carta solidale per acquisti di beni di prima necessità: di cosa si tratta
La Carta solidale per acquisti di beni di prima necessità è una carta elettronica di pagamento nominativa, prepagata e ricaricabile, rilasciata da Poste Italiane tramite Postepay e presso tutti gli Uffici Postali su presentazione della comunicazione ricevuta dal Comune di residenza.
Le carte, operative dal mese di luglio 2023, sono assegnabili in numero massimo di 1.300.000, per un valore complessivo pari a 382,50 euro per nucleo familiare.
NOTA BENE: Il Fondo che le finanzia è stato istituito dalla legge di Bilancio 2023 (articolo 1, comma 450, legge 29 dicembre 2022 n. 197) e prevede una dotazione di 500 milioni di euro per l'anno 2023.
L’INPS ha fornito le relative istruzioni con i messaggi n. 1958 del 26 maggio 2023, n. 2188 del 13 giugno 2023, n. 2373 del 26 giugno 2023, n. 2723 del 19 luglio 2023 e n. 3005 del 24 agosto 2023, queste ultime dirette perlopiù ai Comuni che hanno redatto le liste dei potenziali beneficiari sul servizio online messo a disposizione dall’INPS.
Beneficiari
La Carta solidale per acquisti di beni di prima necessità è stata assegnata direttamente dai Comuni (non è stato infatti necessario presentare domanda) ai cittadini appartenenti ai nuclei familiari, residenti nel territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti alla data di pubblicazione del decreto interministeriale 18 aprile 2023 (vale a dire 12 maggio 2023):
- iscrizione nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);
- titolarità di una certificazione ISEE ordinario, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000 euro annui.
All’assegnazione i Comuni hanno proceduto rispettando il seguente ordine di priorità decrescente:
- nuclei familiari, composti da non meno di 3 componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
- nuclei familiari, composti da non meno di 3 componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
- nuclei familiari composti da non meno di 3 componenti, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso.
Nuclei familiari esclusi
Il contributo non è attribuito ai nuclei familiari che includano titolari di Reddito di cittadinanza e di Reddito di inclusione nonché qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà.
Inoltre il contributo non è erogabile ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di NASpI e DIS-COLL, di indennità di mobilità, dei Fondi di solidarietà per l'integrazione del reddito, della Cassa integrazione guadagni (CIG) e di qualsiasi altra forma di integrazione salariale per disoccupazione involontaria erogata dallo Stato.
Cosa si può acquistare
Il contributo è destinato all'acquisto dei soli beni alimentari di prima necessità, con esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica e individuati dallo stesso decreto 18 aprile 2023 (allegato 1) vale a dire:
Il contributo può essere speso presso tutti gli esercizi commerciali convenzionati che vendono generi alimentari.
Primo acquisto, monitoraggio e riassegnazione
La Carta va attivata effettuando un primo acquisto entro il 15 settembre 2023.
La mancata attivazione entro il 15 settembre 2023 comporta la non fruibilità della carta e la conseguente decadenza dal contributo.
Dal mese di ottobre 2023 Poste Italiane effettuerà un monitoraggio sulle somme non assegnate e sulle carte non attivate, informando il MASAF, il MEF e i comuni.
Gli importi residui risultanti dal monitoraggio saranno ricaricati sulle carte dei componenti dei nuclei familiari che abbiano regolarmente utilizzato le somme nel corso dei mesi precedenti.
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