Bonus maternità atlete 2023, come fare domanda
Pubblicato il 21 settembre 2023
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Introdotto dal Ministro per lo sport e i giovani per assicurare le pari opportunità nel settore sportivo e conciliare la carriera sportiva con il ruolo di madre, il bonus mamme atlete 2023 è a carico del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri che eroga il supporto economico previsto all’interno del Fondo unico a sostegno del movimento sportivo italiano.
La dotazione di questo Fondo nel 2023 ammonta complessivamente ad un milione di euro, come disposto dal DPCM del 24 marzo 2023: vediamo di che si tratta.
Importo del bonus
È previsto un contributo mensile pari a 1.000 euro per un massimo di 12 mensilità, erogato dall’ultimo giorno del mese successivo a quello in cui è effettuata la richiesta.
Destinatari
Il bonus è rivolto a tutte le atlete non professioniste che abbiano interrotto la propria attività agonistica per maternità e che siano e in possesso dei seguenti requisiti fissati dall’art. 8 del DPCM del Ministro per lo Sport e i Giovani del 24 marzo 2023:
- svolgimento, nell’attuale o nella precedente stagione sportiva ed in via esclusiva o prevalente, di un’attività sportiva agonistica riconosciuta dal CONI o dal CIP;
- posesso di redditi derivanti da altre attività inferiori a 15.000 euro annui;
- non appartenenza a gruppi militari o altri gruppi che tutelino la maternità;
- non svolgimento di attività lavorativa che garantisca tutele in caso di maternità;
- possesso della cittadinanza italiana o di altro paese membro dell’Unione Europea oppure, per le atlete cittadine di un paese terzo, possesso di permesso di soggiorno con scadenza di almeno sei mesi successiva a quella della richiesta.
Requisiti
Inoltre, al momento della domanda, le atlete devono, alternativamente:
- aver partecipato negli ultimi cinque anni a una olimpiade, a un campionato o coppa del mondo, ovvero a un campionato o coppa europei riconosciuti dalla Federazione di appartenenza;
- aver fatto parte almeno una volta negli ultimi cinque anni di una selezione nazionale della Federazione di appartenenza in occasione di gare ufficiali;
- aver preso parte, per almeno due stagioni sportive, a un campionato nazionale federale.
Il diritto a ricevere il contributo può essere esercitato a partire dalla fine del primo mese di gravidanza e non oltre la fine degli undici mesi successivi, e decade al momento in cui viene ripresa l’attività sportiva.
NOTA BENE: Il contributo è riconosciuto anche nell’ipotesi di interruzione di gravidanza, fino alla ripresa dell’attività agonistica e comunque per non più di tre mesi.
Come fare la domanda
La richiesta di contributo deve essere redatta sul modulo predisposto e deve essere inviata per posta elettronica certificata all'indirizzo: ufficiosport@pec.governo.it
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