Bonus genitori separati o divorziati, decreto in GU. Come fare domanda

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Bonus genitori separati o divorziati, decreto in GU. Come fare domanda

Al via il bonus per i genitori separati o divorziati, con la pubblicazione ufficiale del decreto attuativo.

Si tratta di un contributo economico che è stato previsto inizialmente dal Decreto legge Sostegni (Dl n. 41/2021) e, poi, confermato dalla Legge delega fiscale per aiutare i genitori a continuare a versare gli assegni di mantenimento per i figli.  

L’operatività della misura è stata definita dal Dpcm del 23 agosto, finalmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di mercoledì 26 ottobre.

Con tale provvedimento sono stati delineati gli ultimi passaggi necessari per dare il via alla fase di presentazione della domanda di accesso al bonus, oltre che i criteri e le modalità di richiesta del contributo per la continuità degli assegni di mantenimento nei casi in cui il genitore che doveva versarlo abbia avuto difficoltà lavorative connesse alla emergenza COVID-19.

Di seguito una panoramica sui requisiti, condizioni e modalità per fare domanda.

Bonus genitori separati o divorziati, a chi spetta

Il contributo economico spetta al genitore in stato di bisogno che deve provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, nonchè dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi, che non abbia ricevuto, del tutto o in parte, l'assegno di mantenimento a causa dell'inadempienza del genitore o del coniuge o del convivente che vi era tenuto, dovuta ad un'impossibilità in conseguenza dell'emergenza Covid, per effetto della quale ha cessato, ridotto o sospeso la propria attività lavorativa a decorrere dall'8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni o per una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto a quello percepito nel 2019.

Il provvedimento attuativo della misura ha individuato anche le condizioni per poterne usufruire.

E’ sancito che:

  • il contributo è erogato esclusivamente a favore dei genitori che risultino conviventi con figli minori o maggiorenni portatori di handicap grave alla data della mancata percezione dell'assegno successivamente all'8 marzo 2020;
  • l'handicap è considerato grave quando la persona necessita di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione.
ATTENZIONE: E' previsto anche uno specifico requisito reddituale per il richiedente, che potrà beneficiare del bonus esclusivamente in caso di reddito inferiore o uguale all’importo di 8.174 euro.

NOTA BENE: Il contributo, inoltre, è erogato solo ai genitori che non hanno ricevuto l’assegno di mantenimento o l’hanno ricevuto basso, nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, data di cessazione dello stato di emergenza Covid.

Bonus genitori separati, criteri e modalità di erogazione

Il Fondo per genitori separati e divorziati prevede una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro per il 2021 e per l’anno 2022, da utilizzare per concedere un bonus di mantenimento al coniuge che si prende cura dei figli.

L’importo del bonus genitori 2022 può arrivare ad un massimo di 800 euro al mese. Esso è corrisposto in una unica soluzione – in misura pari all’importo non versato dell’assegno di mantenimento di cui è titolare il richiedente – per un massimo di 12 mensilità, tenuto conto delle disponibilità del Fondo.

Bonus mantenimento, come fare domanda

Sarà un avviso pubblicato dal Dipartimento per le politiche della famiglia (sito istituzionale www.famiglia.gov.it) ad informare dell’avvio della procedura di accesso al contributo del Fondo.

L’Istanza, a pena di inammissibilità, deve contenere:

  • le generalità e i dati anagrafici del richiedente;
  • il codice fiscale;
  • gli estremi del proprio conto corrente bancario o postale;
  • l’importo dell’assegno di mantenimento di cui è titolare il richiedente, relativo al periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, e l’ammontare delle somme non versate a titolo di mantenimento, nello stesso periodo di tempo, dal coniuge obbligato;
  • se il coniuge inadempiente percepisca redditi da lavoro dipendente e, nel caso affermativo, l’indicazione della sussistenza dell’obbligo disposto dal giudice di versamento diretto a favore del richiedente a norma dell’art. 156, sesto comma, del codice civile;
  • il reddito eventualmente percepito nel corso dell’annualità per la quale non è stato corrisposto, in tutto o in parte, l’assegno di mantenimento. Relativamente ai contributi da erogare per il periodo 1° gennaio-31 marzo 2022, il reddito eventualmente percepito nel corso dell’anno 2021;
  • la dichiarazione attestante il nesso di causalità tra l’inadempienza e l’emergenza epidemiologica da COVID-19 quale fattore determinante la cessazione, la riduzione o la sospensione dell’attività lavorativa del coniuge obbligato, nei termini indicati dalla legge;
  • l’indirizzo di posta elettronica ordinaria o certificata a cui l’interessato intende ricevere ogni comunicazione relativa al monitoraggio della pratica.

Il Dipartimento procederà alla verifica dei presupposti consultando l'Agenzia delle entrate, ai fini dell'accertamento della situazione reddituale del genitore tenuto al mantenimento, e gli uffici giudiziari competenti ai fini dell'accertamento dell'importo dovuto.

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