Bonus formazione nuovi manager, le regole MUR in Gazzetta

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Bonus formazione nuovi manager, le regole MUR in Gazzetta

Pronte le regole attuative per il contributo sotto forma di credito d'imposta a favore delle imprese che, nel 2021 e nel 2022, hanno sostenuto investimenti in capitale umano in settori strategici per lo sviluppo economico e sociale del Paese e promosso l'inserimento di giovani neolaureati nel sistema produttivo.

A definirle il decreto 19 novembre 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 33 del 9 febbraio 2022, emanato dal Mur di concerto con il Ministero dell'economia a finanze.

Tale provvedimento attua il credito d’imposta introdotto dall’articolo 1, commi da 536 a 539 della Legge 30 dicembre 2020 n. 178 (come modificato dall’art. 60-bis del DL n. 73/2021).

Tax credit borse di studio per giovani neolaureati, normativa

La Legge di Bilancio 2021 prevede il riconoscimento di un credito d’imposta alle imprese che finanziano attraverso borse di studio iniziative formative promosse da università, istituti di formazione avanzata o da scuole di formazione manageriale finalizzate allo sviluppo e all’acquisizione di competenze manageriali.

L’agevolazione è concessa nel rispetto dei limiti agli aiuti "de minimis" ed è, inoltre, cumulabile con altre misure di aiuto aventi ad oggetto le stesse spese ammissibili, nel rispetto delle condizioni e delle intensità massime di aiuto previste dai Regolamenti Ue.

Bonus formazione nuovi manager, soggetti beneficiari

L’articolo 2 del decreto interministeriale riconosce come soggetti beneficiari dell’agevolazione tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, ovvero tutte le stabili organizzazioni in Italia di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, che sostengono finanziariamente, tramite donazioni, effettuate nell’anno 2021 o nell’anno 2022, nella forma di borse di studio, iniziative formative finalizzate allo sviluppo e all’acquisizione di competenze manageriali, promosse da università pubbliche e private, da istituti di formazione avanzata o da scuole di formazione manageriale pubbliche e private.

Lo sconto d’imposta non è riconosciuto alle imprese in difficoltà, in stato di scioglimento o liquidazione volontaria e sottoposte a procedure concorsuali come il fallimento, la liquidazione coatta amministrativa, il concordato preventivo e l’amministrazione controllata o straordinaria.

Attività formative ammissibili

Le attività rivolte ai giovani neolaureati devono essere promosse da università pubbliche e private, da istituti di formazione avanzata o da scuole di formazione manageriale pubbliche e private, che devono garantire almeno 60 crediti formativi universitari o 60 European credit transfer system o un volume di lavoro di apprendimento pari a 1.500 ore.

Nel caso in cui i percorsi formativi siano erogati da istituti di formazione avanzata o da scuole di formazione manageriale pubbliche o private diversi da quelli sopra indicati, devono essere in possesso degli accreditamenti Asfor, Equis o Aacsb e devono avere una durata complessiva non inferiore a 1.000 ore, di cui almeno 700 di formazione in aula, e, comunque, almeno il 30% di stage.

Bonus competenze nuovi manager, entità e utilizzo

Il beneficio può essere concesso, nel limite delle risorse stanziate:

  • fino al 100% per le piccole e micro imprese;
  • fino al 90% per le medie imprese;
  • fino all’80% per le grandi imprese.

L’importo massimo delle donazioni sul quale è riconosciuto il credito d’imposta è di 100.000 euro annui, nell’anno 2021 o nell’anno 2022, nella forma di borse di studio a copertura di iniziative formative finalizzate allo sviluppo e all'acquisizione di competenze manageriali.

Il limite di spesa annua previsto per finanziare il credito d’imposta è pari a 500 mila euro per ciascuno degli anni 2022 (per le donazioni effettuate nell’anno 2021) e 2023 (per le donazioni effettuate nell’anno 2022).

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 solo attraverso i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate, dal quindicesimo giorno successivo a quello in cui è stata data comunicazione al beneficiario del riconoscimento del credito da parte del ministero dell'Università e della Ricerca.

L'ammontare del credito d'imposta utilizzato in compensazione non deve eccedere l'importo riconosciuto dal Mur, pena lo scarto del modello F24.

Procedura di accesso al contributo sotto forma di credito d’imposta

Il credito d’imposta è riconosciuto una volta effettuata le verifica da parte del ministero dell’Università e della Ricerca dell'ammissibilità della richiesta in base al rispetto dei requisiti soggettivi, oggettivi e formali e nel limite di spesa previsto.

Pertanto, le università pubbliche e private, gli istituti di formazione avanzata, le scuole di formazione manageriale pubbliche o private devono comunicare al Mur ogni iniziativa formativa ammissibile, deliberata e sostenuta da donazioni effettuate nel 2021 o da donazioni effettuate nel 2022, sotto forma di borse di studio, finalizzate all’acquisizione di competenze manageriali promosse da università pubbliche e private, da istituti di formazione avanzata, da scuole di formazione manageriale pubbliche o private.

Tali comunicazioni devono pervenire al Mur:

  • entro il 28 febbraio 2022, per le donazioni ricevute nel 2021;

  • entro il 28 febbraio 2023, per le donazioni ricevute nel 2022.

A sua volta, il Mur controllerà la conformità dei percorsi formativi erogati e sostenuti dalle donazioni rispetto ai requisiti previsti dalla normativa.

Verificata la corrispondenza tra la donazione di ogni singola impresa e la destinazione ai fini del sostegno delle iniziative formative focalizzate sullo sviluppo e sull'acquisizione di competenze manageriali, il Ministero emanerà un decreto di individuazione delle imprese che potranno richiedere il credito d'imposta per le donazioni effettuate per ciascun anno di riferimento.

Le imprese, successivamente al suddetto decreto, formulano al Mur istanza di accesso all’agevolazione, fornendo tutti i documenti giustificativi necessari. In base alle istanze ricevute e alle risorse finanziarie complessivamente disponibili, il Ministero predispone l’elenco dei soggetti ammessi a fruire dell’agevolazione e lo trasmette all’Agenzia delle Entrate prima della comunicazione ai soggetti beneficiari della concessione dell’agevolazione.
 

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