Bonus fiscali immobili: la Guida 2025 del Notariato

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Bonus fiscali immobili: la Guida 2025 del Notariato

E' stata pubblicata, dal Notariato, l’edizione 2025 della Guida pratica alle agevolazioni fiscali per interventi di rigenerazione del patrimonio immobiliare.

Il vademecum è stato messo a punto dal Consiglio Nazionale del Notariato unitamente a 14 associazioni dei consumatori (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione per la difesa dei consumatori, Unione Nazionale Consumatori).

La nuova guida per il cittadino - intitolata "Immobili e bonus fiscali 2025” - è aggiornata alle norme in tema di Bonus fiscali per la rigenerazione del patrimonio immobiliare, dettate dalla Legge n. 207/2024 (Legge di bilancio 2025).

Modifiche ai Bonus Fiscali per il 2025  

Le recenti modifiche legislative - si legge nelle premesse della guida - hanno avuto un impatto significativo su tutti i Bonus fiscali esistenti, in particolare sul Superbonus, il cui ambito applicativo è stato fortemente ridotto.

Per il Superbonus, l’aliquota di detrazione è progressivamente diminuita nel tempo, passando dal 110% al 65% per il 2025.

Inoltre, l’accesso al beneficio è ora limitato a condomini, mini-condomini, Onlus, AdV e ApS.

La legge n. 207/2025 ha introdotto ulteriori restrizioni, stabilendo che la detrazione del 65% sarà riconosciuta solo per le spese sostenute nel 2025, purché alla data del 15 ottobre 2024 risulti:

  • presentata la CILAS per interventi non condominiali;
  • deliberata l’assemblea condominiale e presentata la CILAS per interventi condominiali;
  • presentata l’istanza per il titolo abilitativo in caso di demolizione e ricostruzione.

Anche gli altri Bonus edilizi (Bonus Ristrutturazione, Ecobonus, Sismabonus) hanno subito modifiche sostanziali.

Con la Legge n. 207/2024, è stata introdotta un’aliquota unica per tutti gli interventi:

  • nel 2025: 50% per l’abitazione principale, 36% per gli altri casi;
  • nel 2026 e 2027: 36% per l’abitazione principale, 30% per gli altri casi.

Il problema del Bonus Acquisti e la soluzione proposta dal Notariato  

Un punto critico evidenziato nella guida riguarda l’applicazione delle aliquote agevolate al Bonus Acquisti.

La normativa, infatti, prevede che l’aliquota più alta spetti solo ai titolari di un diritto di proprietà che destinano l’immobile a abitazione principale. Questo crea una contraddizione per chi acquista un immobile, poiché al momento del rogito non è ancora proprietario e non può dimostrare la residenza.

Per risolvere questa incongruenza, la guida suggerisce che l’acquirente dichiari nel rogito la volontà di adibire l’immobile a abitazione principale e che la residenza venga effettivamente trasferita entro la scadenza della dichiarazione dei redditi relativa all’anno di acquisto. Tale interpretazione potrebbe consentire l’accesso all’aliquota più alta del 50%, evitando il taglio al 36%.

Tuttavia, il Notariato sottolinea la necessità di un intervento chiarificatore dell’Agenzia delle Entrate per confermare questa impostazione.

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