Bonus 1.000 euro per professionisti, da ricalcolare il calo del reddito
Pubblicato il 07 settembre 2020
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Da ricalcolare il computo del calo del reddito dei professionisti in regime forfettario, al fine di accedere al “bonus 1.000 euro”, anticipato dalle Casse professionali. Ciò per via del fatto che i contribuenti forfettari devono rilevare l’eventuale riduzione del proprio reddito professionale come differenza tra compensi percepiti e spese effettivamente sostenute, con la conseguenza che la misurazione dello scostamento del reddito prescinde dal coefficiente di redditività (78% per i professionisti). Finora, si ricorda, l’interpretazione prevalente andava in senso contrario, per cui, le spese sono state quasi sempre conteggiate forfettariamente e non in base agli importi realmente sostenuti.
Il ricalcolo precede l’imminente scadenza del 14 settembre 2020, data ultima per presentare la domanda per chi non avesse richiesto il bonus a marzo e aprile.
Bonus 1.000 euro per professionisti ordinistici, come effettuare il ricalcolo
Per i professionisti ordinistici, il Decreto 28 marzo 2020 ha previsto uno “scalino” a 35.000 euro di reddito complessivo 2018, al di sotto del quale l’indennità di 600 euro per il mese di marzo era, in pratica, sempre riconosciuta.
Diversamente, per chi si collocava tra i 35.000 e i 50.000 euro, il bonus era ricollegato o alla cessazione o alla riduzione o sospensione dell’attività. E queste ultime erano individuabili con una “comprovata” riduzione di almeno il 33% del reddito del primo trimestre 2020, rispetto al reddito del primo trimestre 2019.
Da qui nasce il dubbio che la nuova modalità di calcolo impatti sulla determinazione dei due limiti reddituali, quindi la determinazione del calo reddituale. Il problema, naturalmente, si pone anche per i 600 euro del mese di aprile e, appunto per i 1.000 euro di maggio, di cui è già in corso la liquidazione da parte delle Casse.
Bonus 1.000 euro per professionisti, le soluzioni
In caso di cambio del metodo di calcolo da parte dell’Agenzia delle Entrate, sono possibili due situazioni:
- professionisti che hanno percepito l’indennità in automatico e che scoprono di non averne più diritto, in quanto utilizzando l’importo delle spese reali in luogo del forfait non si realizzano più le condizioni reddituali richieste;
- professionisti che non hanno presentato domanda perché il calcolo forfettario impediva l’accesso al bonus ma che invece ora vi rientrano considerando le spese effettive.
Allo stato attuale, non vi è alcun percorso per gestire la restituzione di quanto non spettante nel primo caso e l’ottenimento di quanto “ex post” si scopre di aver diritto nel secondo.
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