Black list, costi da provare

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La decisione n. 24 elaborata, il 9 maggio scorso, dal Comitato consultivo per l’applicazione delle norme antielusive, esamina ancora una volta la disciplina delle black list. Per poter considerare, si evince nel documento, deducibili i costi pubblicitari addebitati da una società estera, nello specifico Hong Kong, escludendo l’obbligo di provarli in sede di accertamento, è necessario un corretto equilibrio tra il numero di dipendenti ed il fatturato. La società istante ha acquisito il 40% del capitale sociale di una società con sede ad Hong Kong alla quale paga un compenso a copertura delle spese di pubblicità pari al 50% a al 100% per le spese di organizzazione di eventi promozionali. Il Comitato ha rilevato una sproporzione tra le dimensioni finanziarie dell’impegno commerciale e la disponibilità delle unità lavorative disponibili, pari a tre. 

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