Aziende del turismo senza CIG, rispunta l’esonero INPS
Pubblicato il 11 maggio 2021
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Le imprese del turismo che non richiedono la cassa integrazione per i propri dipendenti, pur avendone usufruito in precedenza per far fronte all’emergenza Covid-19, hanno diritto agli sgravi contributivi. È quanto emerge dal cd. “Decreto Sostegno-bis”, prorogando in questo modo il precedente esonero, scaduto a fine marzo e non prorogato dal governo Draghi.
Aziende senza integrazione salariale, la disciplina dell’esonero
Come noto, la Legge di Bilancio 2021 (L. n. 178/2020) ha disposto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per aziende che non richiedono trattamenti di integrazione salariale, fino ad un massimo di 8 settimane, fruibili entro il 31 marzo 2021, nei limiti delle ore di integrazione salariale già utilizzate a maggio-giugno 2020.
Aziende senza cassa integrazione, la riedizione
Un annuncio del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha riaperto la strada ad una riedizione dell’incentivo. «Credo che si risenta del colpo fortissimo che ha avuto il turismo e di quanto il turismo insista sulla complessiva economia di questo territorio - ha detto il ministro del Lavoro, intervenendo ad Imperia-. Stiamo cercando di costruire con i Sostegni Bis alcuni elementi di supporto al turismo anche in termini di sgravi fiscali per l’occupazione e chi fa rientrare i dipendenti dalla cassa integrazione».
Dunque, l’ipotesi allo studio è quella di reintrodurre nel “Decreto Sostegni-bis” la decontribuzione per il turismo, risorse permettendo, visto che i tecnici del ministero del Lavoro e del MEF stanno verificando le disponibilità economiche.
Tuttavia, la riedizione dell’esonero contributivo contiene alcune novità. Infatti, il precedente esonero spettava alla generalità delle aziende private - con l’eccezione dell’agricoltura - che non avessero richiesto trattamenti di integrazione salariale, pur avendo fruito, almeno parzialmente, della cassa con causale Covid-19 a maggio-giugno 2020. Mentre il nuovo esonero dovrebbe essere limitato esclusivamente alle aziende turistiche.
Decreto Sostegni-bis, proroga smart working
La bozza del “Decreto Sostegni-bis” prevede altresì la proroga fino alla fine di settembre della disciplina semplificata “emergenziale” per il ricorso allo smart working nel privato.
Intanto, con il Decreto Direttoriale (MLPS) n. 111 del 10 maggio 2021, le misure in materia di lavoro agile in forma semplificata sono state prorogate dal 30 aprile 2021 al 31 luglio 2021.
Decreto Riaperture, sicurezza sul lavoro
In tema di sicurezza sul lavoro, inoltre, il ministro Orlando ha convocato una riunione con Cgil, Cisl e Uil. In base alla bozza del decreto legge, fino a fine settembre i datori di lavoro privati potranno continuare ad utilizzare il lavoro da remoto, con decisione unilaterale, senza dover sottoscrivere gli accordi individuali con i lavoratori.
DL Sostegni-bis, proroga del Reddito di emergenza e indennità per lavoratori stagionali
Infine, sempre nella bozza del “Decreto Sostegni-bis” figura anche una proroga di due mensilità del Reddito di emergenza, con la scadenza del 30 giugno per presentare la domanda all’INPS per le quote di REM di giugno e luglio.
Si prevede anche la proroga di due mesi dell’indennità per lavoratori stagionali, del turismo e dello sport (pari a circa 2.400 euro complessivi).
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