Aziende conciarie, chiuso lo sportello per i contributi a fondo perduto

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Aziende conciarie, chiuso lo sportello per i contributi a fondo perduto

Era fissato alle ore 10 del 15 novembre il via, per le imprese appartenenti ad un distretto conciario nazionale, per poter richiedere contributi a fondo perduto per progetti di investimento legati all’innovazione dei prodotti e dei modelli produttivi, all’ecosostenibilità e all’economia circolare.

Per facilitare la presentazione delle domande, peraltro, le imprese potevano avviare la precompilazione della modulistica già a partire dalle ore 10 dell’8 novembre 2022.

Lo ha reso noto il Ministero dello sviluppo economico (ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy) attraverso una notizia pubblicata sul proprio sito istituzionale lo scorso 9 settembre.

ATTENZIONE: Con avviso del 16 novembre il MIMIT, a seguito dell’esaurimento delle risorse disponibili, dispone a partire dallo stesso giorno, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande per il sostegno all’industria conciaria e la tutela della filiera del settore conciario

Il quadro normativo

L’agevolazione è stata istituita per agevolare il settore conciario gravemente colpito dall'emergenza Covid, dall'art. 8 del D.L. n. 73/2021, convertito con modificazioni, dalla L. n. 106/2021, e successivamente attuata dal decreto interministeriale del 30 dicembre 2021 e dal decreto direttoriale 6 settembre 2022, che hanno individuato i criteri per la selezione delle attività finanziabili, le spese ammissibili e le modalità di verifica delle stesse, anche al fine del rispetto del limite massimo pari a dieci milioni di euro.

I contributi, ambito oggettivo e soggettivo

Sono ammesse alle agevolazioni in oggetto le spese tra i cinquantamila e i duecentomila euro, effettuate per la realizzazione di programmi ad elevato contenuto di innovazione e sostenibilità (per progetti integrati di distretto, la soglia massima è invece di cinquecentomila euro).

Possono beneficiare dei contributi le imprese dell’industria conciaria facenti parte dei distretti conciari delle regioni Campania, Lombardia, Marche, Toscana e Veneto.

I contributi a fondo perduto sono riconosciuti per il 50% delle spese sostenute, ed erogati in non più di due quote.

I contributi, progetti ammissibili

Le imprese interessate devono presentare progetti in grado di accrescere la competitività propria e del distretto conciario di appartenenza, attraverso la realizzazione di programmi di investimento di elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, incluse le attività di ricerca o sviluppo sperimentale strettamente connesse e funzionali alle finalità del progetto.

Le finalità di tali progetti sono:

  • introduzione di innovazioni di prodotto o processo per ampliare la gamma dei prodotti e/o servizi o per introdurre contenuti e processi digitali;
  • ecosostenibilità ed economia circolare, per ridurre gli impatti ambientali dei processi produttivi;
  • creazione o consolidamento di strumenti di condivisione e integrazione di attività, conoscenze e competenze relative alla filiera del settore conciario, volti a favorire l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese del settore.

I progetti possono essere presentati anche nell’ambito di progetti integrati di distretto secondo una logica di filiera, con la previsione quindi di più progetti coordinati proposti da imprese operanti nell’industria conciaria.

I progetti devono essere avviati dopo la presentazione della domanda e garantire la sostenibilità ambientale degli investimenti, che dovranno essere ultimati entro diciotto mesi dal provvedimento di concessione delle agevolazioni.

I contributi, spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese relative a:

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
  • acquisto di programmi informatici e licenze software;
  • formazione del personale;
  • acquisto di beni immobili e realizzazione di opere murarie e assimilabili;
  • costo del personale, strumenti, attrezzature, servizi di consulenza connessi all’attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale eventualmente inclusi nel progetto.
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