Avvocati: la riforma previdenziale forense entra in vigore

Pubblicato il



Avvocati: la riforma previdenziale forense entra in vigore

Il 1° gennaio 2025 entra in vigore la riforma del sistema previdenziale di Cassa Forense: pensioni calcolate con il metodo contributivo.

Dal 2025, il sistema previdenziale di Cassa Forense subirà importanti modifiche, in particolare per quanto riguarda il metodo di calcolo delle pensioni.

E' stata infatti approvata, dai Ministeri Vigilanti, la delibera del Comitato dei Delegati del 23 maggio 2024 di riforma del sistema previdenziale di Cassa Forense.

Nuova previdenza forense in vigore il 1° gennaio 2025

Il nuovo Regolamento Unico della Previdenza Forense sarà operativo a partire dal 1° gennaio 2025.

I punti principali della riforma includono il passaggio al sistema contributivo per il calcolo delle pensioni, la riduzione dei contributi minimi, agevolazioni per i giovani professionisti e un aumento graduale delle aliquote contributive.

Viene introdotto il sistema contributivo “pro rata” per tutti i nuovi iscritti e un metodo misto per gli attuali iscritti alla Cassa, che include sia il calcolo retributivo fino al 31 dicembre 2024 che il contributivo dal 2025 in poi.

Altri aspetti importanti riguardano l'adeguamento del trattamento minimo pensionistico, l'introduzione di un sistema di incentivi per i pensionati che continuano a lavorare e una maggiore flessibilità per la regolarizzazione e la rateizzazione dei debiti.

Secondo quanto dichiarato dal presidente di Cassa Forense, avv. Valter Militi, questa riforma rappresenta un "passaggio importante" che mira a garantire la sostenibilità a lungo termine del sistema previdenziale, mantenendo al contempo l’adeguatezza delle prestazioni pensionistiche.

L'obiettivo è quello di aiutare chi è in difficoltà riducendo i contributi minimi, ma anche di consentire ai professionisti con maggiori entrate di costruirsi una pensione adeguata grazie all’aumento graduale dell'aliquota contributiva soggettiva.

Ma veniamo al dettaglio delle novità.

Le principali novità introdotte dalla riforma  

Sistema di calcolo misto e contributivo

Come anticipato, viene introdotto il sistema "pro rata" per le prestazioni pensionistiche, mantenendo il regime di calcolo misto per gli iscritti fino al 2024, e applicando il sistema contributivo per chi si iscrive dal 2025.

Nel dettaglio:

  • per gli attuali iscritti: il calcolo della pensione avverrà con un sistema misto. Le anzianità contributive fino al 31 dicembre 2024 saranno computate con il metodo retributivo, mentre le anzianità successive al 1° gennaio 2025 saranno calcolate con il metodo contributivo;
  • per i nuovi iscritti dal 2025: i nuovi iscritti avranno diritto alla pensione unica di vecchiaia contributiva, calcolata esclusivamente in base al sistema contributivo.

Requisiti per il diritto alla pensione

Di seguito i requisiti per il diritto alla pensione:

  • per i professionisti già iscritti si applica il regime di calcolo misto e rimangono invariati i requisiti per la pensione di vecchiaia;
  • per i nuovi iscritti dal 2025, la pensione potrà essere ottenuta a 70 anni con almeno cinque anni di contributi versati oppure a 65 anni con almeno 35 anni di contributi, purché l'importo pensionistico sia almeno pari al trattamento minimo vigente al momento dell’accesso alla pensione.

Riduzione dei contributi minimi

A partire dal 2025, il contributo minimo soggettivo sarà ridotto a 2.750 euro (rispetto ai 3.355 euro del 2024), mentre il contributo integrativo sarà di 350 euro (contro gli 850 euro del 2024).

Gli under 35 beneficeranno di una riduzione del 50% sui contributi minimi per i primi sei anni di iscrizione, con il pieno riconoscimento dell’anno ai fini del diritto alle prestazioni.

Aumento progressivo delle aliquote contributive

L'aliquota contributiva soggettiva aumenterà gradualmente: 16% nel 2025, 17% nel 2026 e 18% dal 2027, applicata ai redditi fino a 130.000 euro (rispetto al limite di 115.650 euro del 2024). Oltre questo tetto, continuerà a essere applicata un'aliquota del 3%.

Pensionati attivi

Gli avvocati pensionati che continueranno a esercitare la professione vedranno aumentare l'aliquota contributiva al 12% del reddito professionale netto, con la reintroduzione dei supplementi triennali di pensione, calcolati sulla base del 50% dei contributi versati.

Contribuzione volontaria modulare

La percentuale massima della contribuzione volontaria è stata innalzata dal 10% al 20% del reddito netto professionale, consentendo ai professionisti di migliorare le prestazioni pensionistiche future, beneficiando al contempo della piena deducibilità per chi non si avvale del regime forfettario.

Adeguamento del trattamento minimo pensionistico

Il trattamento minimo verrà progressivamente ridotto, passando da 12.500 euro per il periodo 2025-2026 a 11.400 euro per il biennio 2027-2028, e scenderà a 10.250 euro a partire dal 2029, con un sistema di rivalutazione previsto dal 2030.

Regolarizzazione spontanea e rateazioni

Le sanzioni per la regolarizzazione spontanea dei contributi saranno ridotte del 60% (rispetto all'attuale 50%). Inoltre, sarà possibile richiedere una rateazione per debiti superiori a 10.000 euro con una durata massima di sei anni.

Obiettivi della riforma: sostenibilità e flessibilità  

La riforma nasce dalla necessità di garantire la sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale della Cassa Forense, assicurando al contempo che le pensioni siano adeguate alle esigenze dei professionisti. La riduzione dei contributi minimi e le agevolazioni per i giovani puntano ad agevolare l’accesso e la permanenza nel sistema per i professionisti più giovani e meno abbienti, mentre l’aumento dell’aliquota contributiva è volta a consentire, ai professionisti con redditi più elevati, di migliorare le proprie prestazioni pensionistiche in linea con il principio contributivo.

L’allineamento delle scadenze per il versamento dei contributi con la presentazione del modello 5 semplifica ulteriormente gli adempimenti per i professionisti, garantendo maggiore flessibilità e chiarezza.

Tabella di sintesi delle principali novità

Novità Descrizione
Passaggio al sistema contributivo pro rata Dal 1° gennaio 2025, calcolo misto per gli iscritti fino al 2024 e sistema contributivo per i nuovi iscritti.
Requisiti per la pensione Per gli attuali iscritti: requisiti per il diritto a pensione invariati (regime di calcolo misto). Per i nuovi iscritti: pensione a 70 anni con almeno 5 anni di contributi o a 65 anni con 35 anni di contributi e importo pari al trattamento minimo.
Riduzione dei contributi minimi Contributo minimo soggettivo ridotto a 2.750 euro e contributo integrativo a 350 euro. Riduzione del 50% per gli under 35 per i primi sei anni.
Aumento progressivo delle aliquote contributive Aliquota contributiva soggettiva aumenterà gradualmente dal 16% nel 2025, al 17% nel 2026 e al 18% dal 2027, con tetto di reddito di 130.000 euro. Oltre tale soglia, aliquota del 3%.
Incentivi per i pensionati attivi Aumento dell'aliquota al 12% per i pensionati che continuano a lavorare, con la reintroduzione dei supplementi triennali.
Contribuzione volontaria modulare Percentuale massima di contribuzione volontaria aumentata dal 10% al 20% del reddito netto professionale.
Adeguamento del trattamento minimo pensionistico Trattamento minimo ridotto progressivamente: 12.500 euro per il periodo 2025-2026, 11.400 euro per il biennio 2027-2028, e 10.250 euro a partire dal 2029, con rivalutazione dal 2030.
Regolarizzazione spontanea e rateazioni Sanzioni ridotte del 60% per regolarizzazioni spontanee e possibilità di rateazione fino a 6 anni per debiti superiori a 10.000 euro.
Allegati

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito