Automotive, nuovi finanziamenti per le auto non inquinanti
Pubblicato il 10 agosto 2022
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Via libera a due Decreti del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del ministro MiSE Giorgetti per sbloccare nuovi incentivi per l’acquisto di auto non inquinanti e interventi agevolativi mirati alla riconversione e sviluppo della filiera del settore automotive.
Lo ha annunciato il Ministero dello Sviluppo economico con una news pubblicata sul sito in data 5 agosto 2022.
I due nuovi interventi governativi sono rivolti rispettivamente alla domanda e all’offerta di veicoli non inquinanti.
Rimodulazione incentivi statali
Il primo decreto rimodula gli eco-incentivi auto green 2022, con l’innalzamento al 50% dei contributi statali nel caso in cui l’acquirente abbia un reddito inferiore a 30mila euro:
- fino a 7.500 euro di contributi con rottamazione (6.000 euro senza rottamazione) per l’acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 almeno Euro 6, con emissioni in fascia 0-20 g/km CO2 (elettrico) e prezzo di listino inferiore a 35.000 euro IVA esclusa;
- fino a 6.000 euro di contributi con rottamazione (4.500 euro senza rottamazione) per l’acquisto di veicoli nuovi M1 almeno Euro 6, in fascia 21-60 g/km CO2 e prezzo di listino fino a 45.000 euro IVA esclusa.
Potrà beneficiare dell’incentivo aggiuntivo un solo soggetto nell’ambito dello stesso nucleo familiare.
Inoltre, gli aiuti vengono estesi anche alle persone giuridiche che noleggiano le autovetture purché ne mantengano la proprietà almeno per 12 mesi.
Fondo automotive
Il secondo Dpcm prevede la destinazione della quota rimanente delle risorse del Fondo Automotive (in tutto ammontavano a 8,7 miliardi di euro fino al 2030) per il finanziamento di agevolazioni mirate allo sviluppo della filiera di settore: insediamento, riconversione e riqualificazione verso forme produttive innovative e sostenibili; transizione verde; ricerca; investimenti.
In particolare, è previsto che risorse pari a 50 milioni di euro per l’anno 2022 e 350 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030, siano destinate per il 70% ai Contratti di sviluppo e per il restante 30% agli Accordi per l’innovazione, individuato il perimetro delle attività, ricomprese nei programmi di investimento per la filiera automotive, che possono essere oggetto di agevolazione.
Inoltre, per l’anno 2022 viene introdotto nel Dpcm un contributo per l’acquisto di infrastrutture di potenza standard per la ricarica di veicoli alimentati ad energia elettrica.
Il contributo è all’80% (prezzo di acquisto e posa in opera) fino ad un massimo di 1.500 euro per il richiedente e di 8.000 nel caso di parti comuni di edifici condominiali.
L’incentivo è riconosciuto nel limite di spesa di euro 40 milioni, a valere sulle risorse del Fondo automotive.
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