Ateco 2025: guida nuova classificazione e adempimenti per imprese e professionisti

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Ateco 2025: guida nuova classificazione e adempimenti per imprese e professionisti

Dal 1° gennaio 2025 entrerà in vigore la nuova classificazione Ateco 2025, sostituendo la precedente versione Ateco 2007 (aggiornata al 2022). Tuttavia, per consentire una transizione graduale, l’applicazione operativa nei contesti amministrativi, statistici e fiscali inizierà dal 1° aprile 2025.

Nuova classificazione Ateco 2025: tutto ciò che c’è da sapere  

La nuova classificazione Ateco 2025 è stata sviluppata per allinearsi alla normativa europea NACE Rev. 2.1, come stabilito dal Regolamento delegato (UE) 2023/137. Questo aggiornamento nasce da un processo di revisione avviato nel 2018, con l'obiettivo di rappresentare in modo più accurato le attività economiche.

Per garantire una transizione senza intoppi, diversi enti hanno collaborato strettamente, tra cui l’Istat, l’Agenzia delle Entrate, le Camere di Commercio e altri organismi amministrativi. Questi enti hanno lavorato per assicurare che la riclassificazione sia precisa e coerente con le necessità operative.

Per facilitare il passaggio dai codici Ateco 2007 a quelli Ateco 2025, l’Istat metterà a disposizione nei primi mesi del 2025 una tabella di corrispondenza, che sarà accessibile sul proprio sito. Questo strumento aiuterà utenti e amministrazioni a orientarsi nella nuova classificazione.

Obiettivi della nuova classificazione Ateco 2025

La nuova classificazione Ateco 2025 si propone di raggiungere obiettivi strategici e operativi importanti. In primo luogo, mira a uniformare le codifiche italiane con le normative europee, garantendo così una maggiore coerenza a livello internazionale. Inoltre, si punta a ridurre il carico amministrativo per imprese e professionisti, semplificando la gestione dei dati statistici e fiscali.

Un altro obiettivo chiave è assicurare una transizione strutturata verso il nuovo sistema, grazie all’adozione di strumenti digitali che facilitino la consultazione e l’adeguamento ai nuovi codici. Questo cambiamento avrà un impatto rilevante su tutti i soggetti coinvolti, richiedendo una verifica accurata dei nuovi codici da parte delle imprese e dei professionisti. Qualora necessario, sarà importante comunicare eventuali variazioni agli enti competenti per garantire una corretta classificazione delle attività economiche.

Come adeguarsi alla nuova classificazione Ateco 2025

Le imprese e i professionisti dovranno adeguarsi alla nuova classificazione Ateco 2025 seguendo specifici adempimenti fiscali, statistici e amministrativi.

Dal punto di vista fiscale, i nuovi codici dovranno essere utilizzati per le dichiarazioni IVA e altri atti fiscali a partire dal 1° aprile 2025. Non sarà obbligatorio presentare una dichiarazione di variazione, a meno che non si ritenga necessario aggiornare la propria classificazione per rappresentare meglio l’attività svolta.

In ambito statistico, gli utenti avranno la possibilità di verificare e confermare i codici assegnati tramite il Portale statistico delle imprese "Statistica&Imprese". In caso di codifiche errate, sarà possibile modificarle utilizzando le funzioni disponibili sul portale.

Per quanto riguarda gli adempimenti amministrativi, le Camere di Commercio aggiorneranno automaticamente i codici delle imprese. Durante un periodo transitorio, le visure camerali riporteranno sia i vecchi codici che quelli nuovi, garantendo trasparenza e continuità durante il passaggio al nuovo sistema.

Supporto

Gli utenti avranno a disposizione diversi strumenti e risorse per affrontare la transizione alla nuova classificazione Ateco 2025. Saranno disponibili strumenti digitali come l'app "Impresa Italia" e il portale delle Camere di Commercio, che permetteranno di accedere facilmente alle visure aggiornate.

Sul sito dell’Istat, inoltre, sarà possibile consultare i nuovi codici, le loro descrizioni testuali e le tabelle di corrispondenza tra la vecchia e la nuova classificazione, offrendo così un valido supporto per orientarsi nel cambiamento.

Per eventuali chiarimenti, a partire dal 1° aprile 2025, l’Istat metterà a disposizione un indirizzo email dedicato (atecoinfo@istat.it), garantendo un punto di riferimento diretto per tutte le domande legate alla nuova classificazione.

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