Assonime sulla sterilizzazione delle perdite per COVID-19
Pubblicato il 29 luglio 2020
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Le regole societarie per salvaguardare la continuità operativa delle imprese nei decreti Liquidità e Rilancio sono indagate da Assonime nella circolare 16 del 28 luglio 2020.
Il Governo ha temporaneamente sospeso gli obblighi previsti dal codice civile in tema di perdita del capitale sociale.
Le regole sono valide per le aziende in difficoltà nel 2020.
Per preservare la continuità operativa delle imprese colpite dall'emergenza COVID-19, i decreti hanno operato:
- la sospensione fino al 31 dicembre 2020 della disciplina della riduzione del capitale per perdite e della causa di scioglimento della società per perdite rilevanti del capitale;
- la possibilità di operare la valutazione delle voci di bilancio secondo la prospettiva della continuità aziendale, quando tale situazione sussisteva prima del manifestarsi della crisi;
- la sospensione della regola della postergazione per i finanziamenti soci e i finanziamenti infragruppo effettuati tra il 9 aprile e il 31 dicembre 2020.
In merito all’obbligo di ricapitalizzazione, con lo scioglimento della società in caso di mancato ripianamento, l’interpretazione di Assonime è che debba essere sospeso relativamente a tutte le perdite, comprese quelle prima dell'epidemia, rilevate in assemblee che si svolgano tra il 9 aprile 2020 e l’assemblea che approverà il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020.
Sul punto Assonime ritiene che:
- la perdita significativa dell’esercizio 2018, rinviata a nuovo, deve essere ripianata oppure il capitale deve essere ridotto nell’assemblea che approva il bilancio dell’esercizio 2020, qualora non abbia già tenuto l’assemblea entro il 9 aprile 2020;
- la perdita significativa dell’esercizio 2019, rilevata dall’assemblea tenuta prima del 9 aprile 2020, deve essere ripianata oppure il capitale deve essere ridotto nell’assemblea che approva il bilancio dell’esercizio 2021;
- la perdita significativa dell’esercizio 2019, rilevata dall’assemblea tenuta dopo il 9 aprile 2020, deve essere ripianata oppure il capitale deve essere ridotto nell’ assemblea che approva il bilancio dell’esercizio 2022;
- la perdita significativa dell’esercizio 2020 deve essere ripianata oppure il capitale deve essere ridotto nell’ assemblea che approva il bilancio dell’esercizio 2023.
Dunque, sul nodo dell’interpretazione della regola che vuole applicata la sterilizzazione alle "fattispecie verificatesi nel corso degli esercizi chiusi entro" la data del 31 dicembre 2020, Assonime replica la posizione del Consiglio notarile di Milano, nella Massima n. 191: la locuzione “fattispecie” usata nel decreto ha natura ambivalente, dovrà interessare sia il momento di approvazione del bilancio che la rilevazione delle perdite.
In conclusione, l’articolo 6 del Dl 23/2020 (Disposizioni temporanee in materia di riduzione del capitale), circa la sospensione dell’obbligo, è da riferire alle perdite:
- relative agli esercizi chiusi in data anteriore al 9 aprile 2020, purché approvati entro il 31 dicembre 2020;
- rilevate in esercizi che si chiudono successivamente al 9 aprile 2020 entro il 31 dicembre 2020 e che saranno approvati all’inizio del 2021.
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