Assistenza anziani non autosufficienti. Ok alla riforma dall’ultimo CdM Draghi

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Assistenza anziani non autosufficienti. Ok alla riforma dall’ultimo CdM Draghi

Ricco di impegni il Consiglio dei ministri che si è riunito il 10 ottobre, l’ultimo sotto la presidenza di Mario Draghi; giovedì si insedieranno i parlamentari eletti il 25 settembre scorso.

Documento programmatico di bilancio per il 2023, via libera dal Governo uscente

Secondo quanto si apprende dal comunicato stampa n. 98, il CdM ha approvato il Documento programmatico di bilancio per il prossimo anno.

Si legge che: "in linea con l’approvazione della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza, che si limita all’analisi delle tendenze in corso e alle previsioni tendenziali per l’economia e la finanza pubblica italiane, il Documento include le principali linee di intervento a legislazione vigente e i relativi effetti sugli indicatori macroeconomici e di finanza pubblica per il prossimo anno".

Si tratta dell’ultimo atto del Governo uscente che ora passa il documento al nuovo Esecutivo che avrà 5/6 settimane di tempo per mandare a Bruxelles il programma vero e proprio, con l’architettura della nuova Manovra finanziaria da costruire.

NOTA BENE: Il documento per il 2023, al momento, contiene solo il quadro tendenziale e le spese indifferibili, senza la parte programmatica che spetterà, come detto, al nuovo Esecutivo.

PNRR, approvato Disegno di legge delega in favore delle persone anziane

Nello stesso Consiglio dei ministri del 10 ottobre è stato approvato anche il Disegno di legge proposto dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, che prevede politiche in favore delle persone anziane, anche in attuazione delle missioni 5 e 6 del PNRR in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti.

Dallo stesso ministro Orlando si apprende che "si tratta di una riforma che ho voluto inserire tra quelle qualificanti per il PNRR con l'obiettivo di rendere adeguato il sistema di cura per la popolazione anziana. Una occasione di progresso civile per il nostro Paese e una priorità per l'agenda politica".

Obiettivi riforma servizi sociali e sociosanitari riservati alle persone non autosufficienti

Lo scopo del Ddl è quello di creare un “un sistema organico” fondato sulla definizione dei servizi sociali e sanitari che interessano 3,8 milioni di anziani non autosufficienti, circa il 5% della popolazione, e che vedono coinvolti altre 10 milioni di persone, tra familiari e operatori del settore.

Questo, inoltre, individua principi e criteri direttivi generali a cui il Governo dovrà attenersi nell’esercizio della delega.

Nello specifico, infatti, il Ddl, in attuazione del piano di riforme previsto dal PNRR, ha come obiettivo quello di promuovere politiche pubbliche finalizzate a:

  • valorizzare la partecipazione dalle persone anziane nell'associazionismo e nelle famiglie;
  • aumentare la coesione tra le generazioni;
  • perfezionare la gestione dei servizi pubblici a favore della collettività e delle comunità territoriali;
  • contrastare i fenomeni della solitudine sociale degli anziani;
  • riconoscere specifici fabbisogni di assistenza delle persone anziane con pregresse condizioni di disabilità;
  • migliorare lo stile di vita delle famiglie degli anziani fragili o non autosufficienti e di tutti coloro i quali sono impegnati nella loro cura

Deleghe al Governo

Di fatto con il provvedimento attuativo delle missioni numero 5 e 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza si vogliono conferire al Governo una serie di deleghe per tutelare e promuovere la dignità e le condizioni di vita delle persone anziane anche non autosufficienti.

Le deleghe al Governo riguardano l'adozione di uno o più Decreti legislativi, da adottare entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge:

  • in materia di politiche per l'invecchiamento attivo, la promozione dell'inclusione sociale e la prevenzione della fragilità, finalizzati a promuovere la dignità e l'autonomia delle persone anziane;
  • aventi per oggetto misure in tema di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, attraverso la ricognizione, il riordino, la semplificazione, il coordinamento e l'efficientamento della legislazione vigente, nonché il potenziamento progressivo delle azioni nell'ambito delle risorse disponibili;
  • in materia di politiche per la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane e non autosufficienti, secondo i principi dettati dal Disegno di legge. Tra questi quelli relativi all'introduzione, su base volontaria, in via progressiva e sperimentale di un'indennità unica universale volta a riequilibrare il sistema degli interventi tra erogazioni monetarie e offerta di servizi ferma restando la disciplina attuale dell'indennità di accompagnamento; la promozione del riordino e la semplificazione delle agevolazioni contributive al fine di sostenere e promuovere l'occupazione di qualità nel settore dei servizi socioassistenziali e le misure finalizzate a favorire e sostenere le migliori condizioni di vita individuali dei caregiver familiari.

Comitato interministeriale per la popolazione anziana

Per superare l’attuale frammentazione tra le tre filiere istituzionali esistenti (servizi socio sanitari delle Asl, servizi sociali dei comuni, indennità di accompagnamento di Inps), si prevede l’istituzione del Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (Cipa) presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, con il fine di adottare una gestione unitaria e semplificata dei servizi a favore degli anziani.

ATTENZIONE: Il compito del Cipa sarà quello di promuovere il coordinamento e la programmazione integrata delle politiche nazionali in favore delle persone anziane, con particolare riguardo alle politiche per la presa in carico delle fragilità e della non autosufficienza, nonché il miglioramento qualitativo dei servizi residenziali e semiresidenziali per gli anziani.

Si prevede, inoltre una semplificazione della procedura valutativa per l’erogazione degli aiuti agli anziani in difficoltà, passando dalle attuali 5/6 valutazioni delle condizioni di non autosufficienza necessarie per ricevere i sostegni a sole due valutazioni (una nazionale e una regionale) tra loro collegate.

Infine, da segnalare un’altra novità presentata dal Ministro Orlando: l’introduzione, su base volontaria, in via progressiva e sperimentale di un’indennità unica universale volta a riequilibrare il sistema degli interventi tra erogazioni monetarie e offerta di servizi, ferma restando la disciplina attuale dell’indennità di accompagnamento, prestazione che assorbe il 44% della spesa del settore.

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