Assegno Unico Universale: di quanto aumenta nel 2023

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Assegno Unico Universale: di quanto aumenta nel 2023

Il disegno di legge di Bilancio 2023 ha iniziato il suo iter parlamentare alla Camera dei deputati.

I tempi di approvazione del provvedimento sono piuttosto stretti considerando che dovrà essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale entro il 31 dicembre 2022.

Un capitolo importante della legge di Bilancio è rappresentato dalle disposizioni per le famiglie. Tra queste, una misura sicuramente importante è quella che interviene, incrementandolo, sull'Assegno Unico Universale (AUU).

Vediamo quali sono le novità in arrivo.

Assegno unico universale: caratteristiche generali

L’Assegno Unico e Universale è un beneficio economico mensile riconosciuto ai nuclei familiari con figli a carico, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo, sulla base dell’ISEE.

Introdotto dal decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230, l’Assegno spetta ai nuclei familiari per ogni figlio a carico:

  • minorenne (e dal settimo mese di gravidanza per i nuovi nati);
  • maggiorenne fino al compimento dei 21 anni, a condizione che il figlio frequenti un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea, svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui, sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego, svolga il servizio civile universale;
  • con disabilità a carico, senza limiti di età (limitatamente all'anno 2022).
L’Assegno è composto da una quota variabile in base all'ISEE e che va da un minimo di 50 euro per ciascun figlio minorenne in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40.000 euro fino ad un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 15.000 euro.

Sono previste specifiche maggiorazioni per i figli con disabilità, per i figli successivi al secondo, per le madri di età inferiore a 21 anni, per i nuclei con 4 o più figli e per i genitori entrambi titolari di reddito da lavoro.

L’assegno è corrisposto dall’INPS (non in busta paga) e viene pagato con accredito su uno strumento di riscossione dotato di IBAN, ovvero in contanti presso uno degli sportelli postali del territorio italiano, ovvero con accredito sulla carta per i nuclei beneficiari di Reddito di cittadinanza.

Gli aventi diritto possono presentare domanda in modalità telematica all'INPS anche tramite gli istituti di patronato.

Assegno unico universale: cosa prevede la legge di Bilancio 2023

Veniamo ora alle novità in arrivo e contenute nell'art. 65 del disegno di legge di Bilancio 2023.

Incremento dell’Assegno Unico Universale (AUU)

Con una modifica al comma 1 dell'articolo 4 del decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230 viene previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2023, l'incremento dell’AUU base:

  • per ciascun figlio di età inferiore a 1 anno;
  • per ciascun figlio di età compresa tra 1 e 3 anni, per le famiglie con almeno 3 figli e in presenza di redditi ISEE fino a 40.000 euro.
In tali casi gli importi, rivalutati, dell'Assegno sono incrementati del 50%.

Esempio di calcolo

AUU base

Dal 2023, per ciascun minore fino a 1 anno di età (*)

ISEE pari o inferiore a 15.000 euro: AUU base 2022 è pari a 175 euro mensili

Incremento degli importi spettanti del 50%: verrebbero riconosciuti 87,5 euro in più al mese

ISEE uguali o superiori a 40mila euro: AUU base 2022 è pari a 50 euro mensili

Incremento degli importi spettanti del 50%: verrebbero riconosciuti 25 euro in più al mese

(*) Per le famiglie con almeno 3 figli e in presenza di redditi ISEE fino a 40.000 euro, tali incrementi verrebbero riconosciuti fino ai 3 anni compiuti.

Maggiorazioni per figli con disabilità

Stralciando dalle norme di cui al comma 1, primo periodo e al comma 4 dell'articolo 4 del D.lgs. n. 230/2021 le parole: «, limitatamente all'anno 2022», il legislatore rende strutturali:

  • la previsione del riconoscimento dell’importo base dell’AUU per ciascun figlio con disabilità a carico senza limiti di età;
  • le maggiorazioni dell’AUU per ciascun figlio maggiorenne con disabilità e fino al compimento dei 21 anni di età (maggiorazioni previste solo per il 2022 dall’art. 38 del decreto-legge 21 giugno 2022, n. 73 convertito con modificazioni dalla L. 4 agosto 2022, n. 122).

NOTA BENE: Tali maggiorazioni sono applicate sulla base della condizione di disabilità come definita ai fini ISEE e sono pari a 105 euro mensili in caso di non autosufficienza, a 95 euro mensili in caso di disabilità grave e a 85 euro mensili in caso di disabilità media.

Infine, con la soppressione, all'articolo 5, comma 9-bis, del D.lgs. n. 230/2021 delle parole: «per l'anno 2022», viene resa strutturale l'applicazione dell’incremento di 120 euro al mese della maggiorazione prevista nel caso di nuclei con almeno un figlio a carico con disabilità, con ISEE non superiore a 25.000 euro e che hanno effettivamente percepito nel 2021 l'assegno per il nucleo familiare (articolo 2 del decreto-legge 13 marzo 1988, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 maggio 1988, n. 153).

Vengono poi abrogati i commi 5 e 6 dell'articolo 4 del decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230 che prevedono che:

  • comma 5. Dall'anno 2023, per ciascun figlio con disabilità maggiorenne fino al compimento del ventunesimo anno di età sia prevista una maggiorazione pari a 80 euro mensili;
  • comma 6. Dall'anno 2023, per ciascun figlio con disabilità a carico di età pari o superiore a 21 anni sia previsto un assegno dell'importo pari a 85 euro mensili e spettante: in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro e, per livelli di ISEE superiori, da ridurre gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro (l'importo rimane costante per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro).

Risorse finanziarie

Le risorse finanziarie sono incrementate di 345,2 milioni di euro per l'anno 2023, di 457,9 milioni di euro per l'anno 2024, di 473,1 milioni di euro per l'anno 2025, di 480,3 milioni di euro per l'anno 2026, di 483,3 milioni di euro per l'anno 2027, di 486,3 milioni di euro per l'anno 2028 e di 489,2 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2029.

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