Assegno unico e universale, ancora pochi giorni per gli arretrati

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Assegno unico e universale, ancora pochi giorni per gli arretrati

C’è tempo fino al prossimo 30 giugno 2023 per presentare all’Inps la domanda degli arretrati dal mese di marzo dell’Assegno Unico Universale.

Di seguito, un quadro riepilogativo di questa misura di sostegno economico istituita dal D.Lgs. n. 230/2021.

Assegno unico e universale, a chi spetta e come funziona

L’Assegno unico e universale è riconosciuto ai nuclei familiari:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, con decorrenza dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni a condizione che:
    • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea;
    • svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a ottomila euro annui;
    • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
    • svolga il servizio civile universale;
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

L’importo è determinato sulla base dell’ISEE in corso di validità; in assenza di una nuova DSU presentata per il 2023, l’Assegno è calcolato dal mese di marzo 2023 con riferimento agli importi minimi. Se, invece, la nuova DSU sia presentata entro il 30 giugno 2023, gli importi già erogati per il 2023 saranno adeguati dal mese di marzo con la corresponsione degli arretrati.

NOTA BENE: l’Assegno unico può essere richiesto anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 43.240 (in tal caso, saranno corrisposti gli importi minimi previsti dalla normativa).

Dal mese di marzo 2022 sono abrogate le seguenti misure di sostegno alla natalità, assorbite dall’Assegno:

  • il premio alla nascita o all’adozione;
  • l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
  • gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili;
  • il bonus bebè;
  • le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

L’Assegno unico non assorbe né limita invece gli importi del bonus asilo nido ed è compatibile con la fruizione di eventuali altre misure a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano e dagli Enti locali.

Importo

L'Assegno si compone di:

  • una quota variabile progressiva (da un massimo di 189,2 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 16.215 euro euro, a un minimo di 54,1 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 43.240 euro). Gli importi dovuti per ciascun figlio sono peraltro maggiorati per i figli successivi al secondo, per quelli fino a un anno d’età, di età compresa tra uno e tre anni per i nuclei familiari con almeno tre figli, per le madri di età inferiore a ventuno anni, per i nuclei con quattro o più figli, per i genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, per i figli con disabilità;
  • una quota a titolo di maggiorazioni per compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, se l’importo sia inferiore a quello che deriva dalla somma dei valori teorici dell’Assegno al Nucleo Familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale), che si sarebbero percepite nel regime precedente la riforma.

Domanda, modalità e termini

Dal 1° marzo 2023, per coloro che nel corso del periodo gennaio 2022 – febbraio 2023 hanno presentato una domanda di Assegno unico e universale per i figli a carico, l’INPS ha continuato a erogare d’ufficio l’assegno, senza la necessità di presentare una nuova domanda.

Per chi invece la presenta per la prima volta o per chi ha avuto una domanda non accolta o decaduta e adesso è in possesso dei requisiti, la domanda può essere trasmessa da uno dei due genitori, a prescindere dalla convivenza con il figlio, attraverso il sito INPS, chiamando il contact center o tramite patronati.

Per le domande presentate dal 1° marzo al 30 giugno 2023, l’Assegno unico e universale spetta con tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo 2023.

Per le domande presentate dopo il 30 giugno, l’Assegno decorre invece dal mese successivo a quello di presentazione ed è determinato sulla base dell’ISEE al momento della domanda.

La domanda può essere presentata:

  • accedendo dal sito INPS al servizio "Assegno unico e universale per i figli a carico” con SPID almeno di livello 2, CIE o CNS;
  • contattando il numero verde Inps;
  • tramite Enti di patronato.

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