Assegni familiari 2016: i limiti di reddito
Pubblicato il 04 gennaio 2016
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L’INPS, con circolare n. 211 del 31 dicembre 2015, ha dato notizia che dall’1 gennaio 2016 sono stati rivalutati:
- i limiti di reddito familiare ai fini della cessazione o riduzione della corresponsione degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione di pensione;
- i limiti di reddito mensili per l'accertamento del carico ai fini dei diritto agli assegni stessi.
Si sottolinea che le disposizioni fornite con la citata circolare INPS n. 211/2015 trovano applicazione nei confronti dei soggetti esclusi dalla normativa sull'assegno per il nucleo familiare, e cioè nei confronti dei:
- coltivatori diretti, coloni, mezzadri e dei piccoli coltivatori diretti;
- pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi.
Ai fini della cessazione o riduzione della corresponsione degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione delle pensioni da lavoro autonomo, i limiti di reddito familiare da considerare sono stati rivalutati in ragione del tasso d'inflazione programmato che, per il 2015, è pari allo 0,6%.
In relazione al trattamento minimo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti - fissato dal 1° gennaio 2016 e per l'intero anno nell'importo mensile di euro 501,89 - i limiti di reddito mensili da considerare ai fini dell'accertamento del carico (non autosufficienza economica) e quindi del riconoscimento del diritto agli assegni familiari sono stati fissati per tutto l'anno 2016 in:
- euro 706,82 per il coniuge, per un genitore, per ciascun figlio od equiparato;
- euro 1236,94 per due genitori ed equiparati.
- eDotto.com – Edicola del 28 maggio 2015 - I contributi 2015 per coltivatori diretti, coloni, mezzadri ed imprenditori agricoli professionali – Redazione eDotto
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