Approvato dalla Camera il rinvio a luglio 2013 della Tares
Autore: Roberta Moscioni
Pubblicato il 23 gennaio 2013
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Il disegno di legge n. 3658 di conversione del Dl 1/2013, recante disposizioni urgenti per il superamento di situazioni di criticità nella gestione dei rifiuti e di taluni fenomeni di inquinamento ambientale, è stato approvato in via definitiva dalla Camera dei deputati il giorno 22 gennaio 2013.
Lo scorso 16 gennaio, il Senato ha approvato un emendamento a tale disegno di legge, con il quale viene spostato al 1° luglio 2013 il pagamento della prima rata della Tares: il nuovo tributo su rifiuti e servizi che sostituisce Tarsu, Tia1 e Tia2.
L'emendamento è stato sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari, sia in Commissione Ambiente che in Aula, sul presupposto che si tratti a tutti gli effetti di una tassa, mentre sembrerebbe più giusto che la gestione dei rifiuti urbani fosse soggetta a una tariffa commisurata ai rifiuti prodotti e alla effettiva gestione degli stessi e non più rapportata ai soli metri quadrati occupati, come richiedeva la “vecchia” Tarsu.
La proroga al mese di luglio del termine di versamento della prima rata del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi vale per il solo anno 2013, rispetto a quanto disciplinato dall’articolo 14, comma 35 del Dl n. 201/2011 che aveva fissato tale scadenza al mese di gennaio, poi spostata ad aprile dalla legge di Stabilità 2013. Resta, comunque, ferma la facoltà per i Comuni di posticipare ulteriormente tale termine.
Le altre novità apportate in sede di conversione del Decreto legge 14 gennaio 2013, n. 1, riguardano:
- la proroga del regime speciale vigente in Campania, che attribuisce alle province la gestione delle attività di raccolta e di smaltimento dei rifiuti urbani e differisce l'entrata in vigore del divieto di smaltire in discarica i rifiuti non riciclabili;
- l’entrata a regime della disciplina dei Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) finora rimasta provvisoria;
- la proroga al 31/12/2013 degli incarichi dei Commissari per le emergenze ambientali, delegati alla gestione di aree inquinate di cui devono coordinare la bonifica e proseguire gli interventi di messa in sicurezza di emergenza. Tali Commissari subentrano alla protezione civile e restano in carica, salvo ulteriori proroghe o revoche, fino a fine anno.
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