Anc a congresso. Il ruolo civico del commercialista nell'era digitale

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Anc a congresso. Il ruolo civico del commercialista nell'era digitale

Si è svolto il congresso dell'Associazione nazionale commercialisti, in Sicilia (Scicli - RG), dal titolo: “Il ruolo civico del commercialista nell'era digitale e la necessità di specializzazioni adeguate alla realtà economica».

Quattro tavole rotonde hanno trattato il ruolo del commercialista nella crescita economica e sociale del Paese; la fatturazione elettronica; il welfare dei professionisti e dei dipendenti dello studio; la giustizia tributaria.

Marco Cuchel, presidente di Anc, ha sottolineato la necessità urgente di un tavolo tecnico con il Governo sul processo di digitalizzazione del Paese: “Oggi c’è stato un importante confronto su quanto accaduto negli ultimi quattro mesi in merito alla digitalizzazione, e penso alla fattura elettronica o alla rottamazione delle cartelle, ci sono stati diversi disservizi che non si possono ignorare. Siamo consapevoli che questo processo non può e non deve essere fermato, e neppure lo vogliamo, ma la pubblica amministrazione in questi mesi ha mostrato la propria fragilità. L'Italia è al venticinquesimo posto in Europa sulla digitalizzazione, questa accelerazione repentina senza avere le strutture adeguate sta creando problemi alle imprese e ai professionisti”.

A margine, è stato presentato un software che Anc propone ai propri iscritti. Il “Commercialista 4.0” è un nuovo software con un’intelligenza artificiale per l’analisi, anche commerciale, e il controllo di gestione: un ausilio tecnologico per la consulenza aziendale.

Cuchel: “c’è un corto circuito che ci penalizza, la categoria non viene riconosciuta

E un tavolo di confronto con il Mef e il ministero di Grazia e Giustizia è auspicato per risolvere i numerosi problemi che riguardano la categoria. Le competenze dei commercialisti sono al centro di attacchi da più parti: c’è l’allargamento della gestione della crisi d’impresa ai consulenti del lavoro; il diniego della possibilità per i commercialisti di procedere alla cessione delle imprese, pur prevista nella proposta di legge sulle semplificazioni fiscali ora in discussione alla Camera, in accoglimento delle proteste del notariato, avallato dall’”aberrante”, come lo definisce Cuchel, parere contrario della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.

Se il dialogo dovesse naufragare si dovrà mettere in campo l’ipotesi dello sciopero.

Sul punto ed in merito alla fatturazione elettronica, il senatore Andrea De Bertoldi, segretario commissione Finanze e Tesoro di palazzo Madama, ha sottolineato che “la fattura elettronica segna uno spartiacque per la categoria. Occorre adoperarsi per far sì che questo ruolo del commercialista, e lo dico da iscritto all’Ordine, abbia la dignità che la professione impone. La categoria deve pretendere massima dignità e trattamento adeguato”.

E Roberto Cunsolo, consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, ha evidenziato che si tende sempre di più a svuotare il ruolo degli Ordini professionali.

Luigi Alberto Gusmeroli, vice presidente della commissione Finanze della Camera dei deputati, ha annunciato i contenuti di una proposta di legge che sarà oggetto di voto prossimamente e in cui saranno attuati provvedimenti che potranno aiutare e sostenere la categoria.

Gusmeroli è intervenuto sulle riforme mancate, ricordando la sostituzione degli Isa agli studi di settore: i nuovi indicatori non sono altro che gli studi di settore travestiti, ma sugli stessi il precedente Governo aveva posto un obiettivo in termini di maggiore gettito pari a 1,6 miliardi di euro che ha costituito, almeno per ora, un muro insormontabile.

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