ANAC: cambiano le regole per la vigilanza sugli incarichi

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ANAC:  cambiano le regole per la vigilanza sugli incarichi

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), con la delibera n. 412 dell’11 settembre 2024, ha approvato la revisione del Regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza in materia di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico. Il regolamento si applica anche al rispetto delle regole sull’imparzialità dei pubblici funzionari.

Le disposizioni introdotte dalla delibera entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione dell’avviso nella Gazzetta Ufficiale e sul sito istituzionale dell’Autorità.

Regolamento di vigilanza

Il Regolamento, inizialmente approvato dal Consiglio il 29 marzo 2017 e pubblicato nella G.U. n. 91 del 19 aprile 2017, è stato modificato nel corso degli anni con diverse delibere, inclusa la n. 654 del 22 settembre 2021, la n. 140 del 20 marzo 2024, e l’ultima revisione dell’11 settembre 2024 (delibera n. 412).

Principali modifiche

La recente delibera ha apportato modifiche significative all’articolo 7 del Regolamento, riguardanti la gestione delle segnalazioni.

In particolare, il dirigente ora può archiviare le segnalazione in casi specifici, oltre a quelli già previsti dall’articolo 6, tra cui:

  • manifesta infondatezza della segnalazione;
  • contenuto generico o mero rinvio ad allegata documentazione e/o corrispondenza intercorsa tra le parti;
  • manifesta incompetenza dell’Autorità;
  • questioni di carattere prevalentemente personale del segnalante tese ad ottenere l’accertamento nel merito di proprie vicende soggettive.

Inoltre, in ragione degli obiettivi di razionalizzazione, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa, il dirigente non avvierà il procedimento istruttorio per le segnalazioni non prioritarie in assenza di elementi sufficienti a indicare una grave violazione o un rischio significativo dell’interesse pubblico.

ATTENZIONE: La vigilanza è esclusa se non emergono nuovi elementi o se la segnalazione è già stata esaminata dal Consiglio dell'Autorità.

Il regolamento specifica che le segnalazioni sono valutate anche per individuare eventuali disfunzioni nell’applicazione delle norme sull’imparzialità.

In caso di manifesta incompetenza dell’Autorità, il dirigente predispone l’invio della segnalazione alle autorità competenti, come la Procura delle Repubblica o la Procura della Corte dei Conti. Ogni due mesi, il dirigente invia al Consiglio un prospetto riepilogativo delle segnalazioni definite con archiviazione e di quelle non prioritarie, che include una sintesi delle motivazioni per ogni archiviazione.

I prospetti sono pubblicati sul sito dell’Autorità di vigilanza nel rispetto della normativa sulla privacy, salvo il caso in cui gli esponenti facciano richiesta scritta di ricevere apposita comunicazione.

 

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