Amministratore accusato di reati tributari commessi in favore dell’ente. No alla confisca dei beni della società
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 05 luglio 2012
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I beni di cui sia titolare la società possono essere sottoposti alla misura della confisca per equivalente solamente nell’ambito di procedimenti avviati per asseriti illeciti previsti e disciplinati nel Decreto legislativo n. 231 sulla responsabilità amministrativa degli enti.
Ed infatti, in considerazione della natura di sanzione penale della confisca per equivalente non può che desumersi l'inapplicabilità di questo istituto nei confronti di un soggetto in realtà diverso dall'autore del reato, “a nulla rilevando, con riferimento alle persone giuridiche, il cosiddetto rapporto di immedesimazione organica del reo con l'ente del quale con compiti o poteri vari fa parte”.
Sulla scorta di dette considerazioni, i giudici di Cassazione, con la sentenza n. 25774 depositata il 4 luglio 2012, hanno confermato il provvedimento di dissequestro disposto dalle Corti di merito nei confronti di un immobile, di proprietà di una srl, nell’ambito di un procedimento penale a carico dell’amministratore delegato della società medesima, accusato di reati tributari commessi in favore dell'azienda.
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