Alternanza scuola-lavoro
Pubblicato il 09 dicembre 2016
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I percorsi di alternanza scuola-lavoro sono attuati negli istituti tecnici e professionali e nei licei. L’alternanza è parte integrante della metodologia didattica e del Piano Triennale dell’Offerta Formativa e si articola in moduli didattico-informativi, svolti in classe o in azienda, e in moduli di apprendimento pratico svolti all’interno delle aziende e serve a favorire la crescita e la formazione di nuove competenze, per combattere la disoccupazione ed il disallineamento tra domanda e offerta nel mercato del lavoro. |
Ai sensi dell’art. 1, comma 33, Legge n. 107 del 13 luglio 2015 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione), al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di alternanza scuola-lavoro sono attuati:
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negli istituti tecnici e professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400 ore;
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nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio.
I percorsi di alternanza sono inseriti nei piani triennali dell'offerta formativa.
ATTENZIONE L'alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche secondo il programma formativo e le modalità di verifica stabilite nonché con la modalità dell'impresa formativa simulata. Inoltre, il percorso di alternanza scuola-lavoro si può realizzare anche all'estero. |
La scuola deve, in pratica, favorire la crescita e la formazione di nuove competenze, per combattere la disoccupazione ed il disallineamento tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, aprendosi al territorio.
Con l’alternanza scuola-lavoro, viene introdotto in maniera universale un metodo didattico e di apprendimento sintonizzato con le esigenze del mondo esterno che chiama in causa anche gli adulti, nel loro ruolo di tutor interni (docenti) e tutor esterni (referenti della realtà ospitante).
Da notare che dall’anno scolastico 2015/2016, l’alternanza era obbligatoria per gli studenti del terzo anno, mentre dal corrente anno scolastico 2016/2017 l’alternanza è obbligatoria per gli studenti del terzo e del quarto anno.
Tutor e partner
L’alternanza scuola-lavoro prevede le figure dei tutor interni (docenti) e dei tutor esterni (referenti della realtà ospitante) che accompagneranno il giovane nel mondo del lavoro.
n.b.: I docenti sono tutor interni, mentre i referenti della realtà ospitante sono tutor esterni. |
Le imprese e le aziende, le associazioni sportive e di volontariato, gli enti culturali, le istituzioni e gli ordini professionali possono diventare partner educativi della scuola per sviluppare, in sinergia, esperienze in linea con le attitudini e le passioni di ogni studente.
Inserimento nelle strutture
Gli studenti, grazie al percorso di alternanza scuola-lavoro saranno inseriti, in periodi determinati, all’interno di una struttura ospitante, in contesti lavorativi che dovrebbero stimolare la loro creatività.
Si ritiene, inoltre, che la comprensione delle attività e dei processi svolti all’interno di una organizzazione per poter fornire i propri servizi o sviluppare i propri prodotti, favorisce lo sviluppo del “senso di iniziativa ed imprenditorialità” dei giovani.
Non è un lavoro
Il percorso di alternanza scuola-lavoro si articola in moduli didattico-informativi, svolti in classe o in azienda, e in moduli di apprendimento pratico svolti all’interno delle aziende.
Rispetto al tirocinio o stage, l’alternanza scuola lavoro è un percorso più strutturato e sistematico, dotato di obbligatorietà.
ATTENZIONE Il percorso di alternanza scuola-lavoro è parte integrante della metodologia didattica e del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, mentre il tirocinio è un semplice strumento formativo. |
L’alternanza scuola lavoro si distingue anche dall’apprendistato in quanto si configura come progetto formativo e non come rapporto di lavoro.
Infatti, mentre l’apprendistato è un vero e proprio rapporto di lavoro che prevede un contratto, un piano formativo e l’aderenza alla normativa del Jobs Act., lo studente in alternanza non è mai un lavoratore, ma apprende competenze coerenti con il percorso di studi scelto in realtà operative.
Il Registro nazionale
A decorrere dall'anno scolastico 2015/2016 è istituito presso le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura il Registro nazionale per l'alternanza scuola-lavoro.
Il registro è istituito d'intesa con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentiti il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero dello sviluppo economico, e consta delle seguenti componenti:
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un'area aperta e consultabile gratuitamente in cui sono visibili le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili a svolgere i percorsi di alternanza. Per ciascuna impresa o ente il Registro riporta il numero massimo degli studenti ammissibili nonché i periodi dell'anno in cui è possibile svolgere l'attività di alternanza;
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una sezione speciale del registro delle imprese di cui all'articolo 2188 del codice civile, a cui devono essere iscritte le imprese per l'alternanza scuola-lavoro; tale sezione consente la condivisione, nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, delle informazioni relative all'anagrafica, all'attività svolta, ai soci e agli altri collaboratori, al fatturato, al patrimonio netto, al sito internet e ai rapporti con gli altri operatori della filiera delle imprese che attivano percorsi di alternanza.
Il Registro è disponibile on line sul sito http://scuolalavoro.registroimprese.it e l’iscrizione al suddetto Registro da parte delle aziende non è obbligatoria in quanto è un sussidio e non un vincolo burocratico per le imprese.
ATTENZIONE L’iscrizione per le aziende al Registro nazionale per l'alternanza scuola-lavoro è facoltativa e gratuita. |
In pratica il Registro – come dichiarato da Andrea Simoncini della Direzione Generale politiche attive e servizi per il lavoro del Ministero del Lavoro al Forum Lavoro 2016 - offre ai giovani un’opportunità in più per intercettare le aziende disponibili ad ospitarli per esperienze di work based learning.
Sempre dal Forum Lavoro 2016 si apprende che in queste settimane Unioncamere sta ultimando l’operatività del Registro, attribuendo le credenziali di accesso ai dirigenti scolastici ai quali è affidato il compito di intercettare le imprese sul territorio, chiaramente in cooperazione con gli organi collegiali scolastici e con le reti territoriali esistenti (reti di scuole, organizzazioni sindacali e datoriali, poli tecnico-professionali, fondazioni its, etc.).
Alle circa 1000 aziende iscritte nel registro se ne aggiungeranno altre grazie a protocolli di promozione dell’alternanza con grandi aziende e associazioni di categoria che il Ministero del lavoro e il Ministero dell’istruzione stanno per promuovere.
L’incentivo 2017
Per concludere si evidenzia che nella Legge di Bilancio 2017 c’è la proposta di un incentivo previsto per i datori di lavoro che assumeranno ragazzi conosciuti durante i percorsi di apprendistato o alternanza scuola lavoro, con un risparmio sui contributi previdenziali che dovrebbe arrivare fino a 9.750 euro in tre anni.
Quadro delle norme |
Legge n. 107/2015 |
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