Aiga contro l'esclusione dal voto degli avvocati non iscritti alla Cassa prima della riforma forense
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 23 luglio 2013
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L'Associazione italiana giovani avvocati (Aiga) ha presentato ricorso, ex articolo 700 del Codice di procedura civile, contro la delibera del Consiglio d'Amministrazione di Cassa Forense con cui sono stati esclusi dal voto gli oltre 56.000 avvocati che non erano iscritti alla Cassa prima dell'entrata in vigore della Riforma dell'Ordinamento Forense.
E' quanto si apprende da un comunicato stampa diffuso dall'associazione il 22 luglio in risposta alle dichiarazioni del Segretario Nazionale di Associazione nazionale forense, Ester Perifano, secondo cui citato ricorso dell'Aiga sarebbe stato proposto senza prima interloquire con gli organi di Cassa Forense.
Sul punto, i giovani avvocati, a mezzo del presidente, Dario Greco, hanno precisato di aver posto il problema dell'esclusione dei 56mila avvocati già alla riunione presso la Cassa del 22 febbraio 2013, ribadendolo con la delibera della Giunta nazionale Aiga del 10 maggio 2013, trasmessa al Presidente di Cassa Forense Bagnoli e al Presidente del Cnf, Guido Alpa, il 13 maggio 2013, nonché con lettera al Consiglio d'Amministrazione della Cassa del 4 giugno 2013.
Greco ha quindi sottolineato come “Affermare poi che se fosse accolto il ricorso i 56.000 avvocati dovranno pagare l'attuale contribuzione minima di circa € 3.500 annui è un nonsenso giuridico, oltre che politico. Non si comprende perché la Cassa abbia potuto sospendere la riscossione dei contributi per il 56.000 per il 2013, in attesa di approvare il regolamento ex art. 21, comma 9, e non possa farlo anche per il 2014”.
- ItaliaOggi, p. 29 – Giovani avvocati contro la Cassa di previdenza
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