Aggiornato il Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso 2023-2025

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Aggiornato il Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso 2023-2025

Con il decreto 6 aprile 2023, n. 58, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha aggiornato il Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso per il triennio 2023-2025, già oggetto del precedente decreto del 19 dicembre 2022, n. 221.

In considerazione del PNRR, il Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso prevede azioni e strategie finalizzate ad ostacolare il lavoro sommerso.

Ad integrazione del decreto del 19 dicembre 2022, n. 221, è stato introdotto il paragrafo F denominato “Azioni volte a favorire l’impiego regolare di lavoratori stranieri in agricoltura, attraverso il contrasto agli insediamenti abusivi e la promozione di azioni di politica attiva”, suddiviso in:

  • F.1 “Analisi di contesto”;
  • F.2 “Linee guida per l’operatività su tutto il territorio nazionale degli standard abitativi minimi previsti dalla normativa”;
  • F.3 “Azioni di promozione di percorsi di impiego regolare di lavoratori stranieri in agricoltura da realizzarsi anche mediante specifiche azioni di politica attiva”;
  • F.4 “Sostegno all’implementazione delle azioni prioritarie previste dal piano nazionale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato”.

Il nuovo Piano Nazionale prevede l’abrogazione della sezione B.2.5 denominata “il fenomeno migratorio” e del cronoprogramma riportato nella sezione E2.

Altresì, al documento sono state apportate le seguenti modifiche:

  • alla pagina 2, dopo la lettera D) è aggiunta la lettera: “E) misure per favorire l’impiego regolare di lavoratori stranieri in agricoltura attraverso il contrasto agli insediamenti abusivi e la promozione di azioni di politica attiva;
  • alla pagina 4, l’ultimo capoverso è sostituito dal seguente: “Il Piano nazionale opera in sinergia con il Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2022; “Piano caporalato”) e ne contribuisce all’implementazione delle azioni prioritarie, con particolare riferimento a quelle volte a favorire l’impiego regolare di lavoratori stranieri in agricoltura, attraverso il contrasto agli insediamenti abusivi e la promozione di politiche attive del lavoro.”.
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