Aggiornamenti in vista per il Codice del consumo. Recesso entro 14 giorni dall'acquisto

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All'ordine del giorno della seduta del Consiglio dei Ministri del 6 febbraio 2014, è previsto l'esame del Decreto legislativo di attuazione della direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori, recante modifica delle direttive 93/13/CEE e 1999/44/CE e abrogazione delle direttive 85/577/CEE e 97/7/CE.

Il provvedimento contiene un aggiornamento del Codice del consumo introducendo maggiori obblighi di informazione a tutela dei consumatori, con particolare riferimento ai contratti a distanza e quelli negoziati fuori dai locali commerciali. Le novità varranno per i contratti stipulati dal 14 giugno 2014 con esclusione delle transazioni concluse fuori dai locali commerciali di importo fino a 50 euro.

Tra le novità, si segnala la previsione di un'estensione da 10 a 14 giorni del termine entro cui il consumatore potrà esercitare il diritto di recesso; il consumatore, ossia, disporrà di un periodo di quattordici giorni per recedere da un contratto a distanza o negoziato fuori dei locali commerciali senza dover fornire alcuna motivazione e senza spese supplementari. Nei casi in cui il venditore non fornirà al consumatore le informazioni sul diritto di recesso, il periodo di recesso verrà a scadere addirittura dodici mesi dopo la fine del periodo di recesso iniziale. Per l'esercizio del diritto al recesso viene fornito, in allegato, anche un apposito modulo-tipo.

Il provvedimento contiene, altresì, misure volte a contrastare il fenomeno dei contratti attivati senza consenso dell'interessato. Nel dettaglio, si prevede che la semplice comunicazione telefonica non sarà più sufficiente per la stipula dei contratti e che il consumatore si riterrà vincolato solo dopo la firma dell'offerta o l'accettazione in forma scritta.

Per quel che riguarda la consegna della merce acquistata, si prevede che una volta superati i 30 giorni dalla conclusione del contratto o dalla data pattuita la consegna, l'acquirente potrà invitare il venditore a effettuare la consegna entro un termine supplementare ed in caso di mancato rispetto della nuova scadenza, sarà possibile risolvere il contratto e chiedere il risarcimento dei danni. Il venditore, in ogni caso, verrà ritenuto responsabile del danneggiamento del bene fino al momento in cui l'acquirente entrerà nel possesso materiale dei beni.
Allegati Links Anche in
  • Il Sole 24Ore – Norme e Tributi, p. 20 - Recesso esteso a 14 giorni per gli acquisti a distanza – M. Pri.

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