Accesso documentale e accesso civico, aggiornata la disciplina

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Accesso documentale e accesso civico, aggiornata la disciplina

L’Agenzia delle Entrate, in data 28 dicembre 2023, ha pubblicato il provvedimento n. 435196 con il quale apporta alcune lievi modificazioni al precedente Provvedimento 4 agosto 2020, protocollo n. 280693, recante “Disposizioni in materia di accesso documentale, accesso civico semplice e accesso civico generalizzato”.

Per un approfondimento si rinvia al post: “Accessi documentale e civico. Guida dalle Entrate”.

Il documento originario, firmato dal Direttore Ruffini, delineava i criteri e le modalità per l’esercizio, presso l’Amministrazione, dei tre tipi di accesso – documentale, civico semplice e civico generalizzato – oltre a definire la procedura da seguire, i soggetti legittimati a presentare la richiesta e i casi di esclusione o diniego.

NOTA BENE: Il provvedimento dell’agosto 2020, innanzitutto, specificava che l’accesso si esercita rispetto a dati e documenti formati o detenuti dall’Agenzia al momento della richiesta, pertanto l’Amministrazione finanziaria non è tenuta a elaborare dati in proprio possesso per soddisfare le richieste di accesso.

ATTENZIONE: Sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate sono messi a disposizione - nella sezione “Modelli” - i format utilizzabili per la presentazione delle relative richieste.

Accesso ai documenti dell’Agenzia, le novità

Il provvedimento agenziale n. prot. 435196/2023 modifica il precedente del 2020, al fine di tener conto di tutte le modifiche che hanno interessato fino ad oggi:

  • il Codice dell’Amministrazione digitale (Decreto legislativo n. 82/2005);
  • il decreto legislativo n. 33/2013, riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni;
  • il Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs n. 196/2003);
  • il Codice della proprietà industriale (Dlgs n. 30/2005).

Inoltre, sono stati aggiunti anche i riferimenti riguardanti il Decreto legislativo n. 24/2023 di attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2019, sulla protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali.

NOTA BENE: Il rimando al Decreto legislativo n. 50/2016 (il Codice degli appalti pubblici) è stato, invece, sostituito dal rimando all’attualmente in vigore decreto legislativo n. 36/2023 (“Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici”).

Le disposizioni del nuovo provvedimento acquistano acquista efficacia a far data dal 1° gennaio 2024.

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