ABI. Per il finanziamento oltre i 25mila euro serve il bilancio
Pubblicato il 27 aprile 2020
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Per presentare il modello del Fondo di Garanzia per richiedere le misure di credito al di sopra di 25mila euro fino a 5 milioni, è necessario che le imprese abbiano chiuso il bilancio 2019.
Lo si evince dalle istruzioni alla modulistica presente sul sito del Fondo Centrale di Garanzia.
Dopo la pubblicazione del modello “Allegato 4-bis”, relativo ai finanziamenti fino ad un massimo di 25.000 euro e già molto utilizzato negli ultimi giorni, il Fondo ha pubblicato un nuovo modulo denominato “Allegato 4”. Si tratta di un modello da utilizzare a partire da oggi, 27 aprile, per la richiesta agli istituti di credito di finanziamenti assistiti dalle “garanzie speciali da COVID-19”, che il Fondo centrale per le PMI può rilasciare fino al prossimo 31 dicembre 2020 nella misura del 90% in caso di richiesta di garanzia diretta e nella misura del 100% in caso di richiesta di riassicurazione (art. 13, comma 1, Dl n. 23/2020).
La normativa, contenuta nel Decreto Liquidità, rinvia direttamente sia con riferimento ai finanziamenti fino a 25mila euro (lettera m), sia con riferimento ai prestiti fino a 800 mila euro per imprese con fatturato fino a 3,2 milioni e fino a 5 milioni per aziende fino a 499 dipendenti, ai risultati dell’ultimo bilancio dell’impresa richiedente.
Infatti, nel caso di finanziamenti fino a 25mila euro, la condizione è che essi siano concessi per un importo non superiore al 25% dell'ammontare dei ricavi del soggetto beneficiario, come risultante dall'ultimo bilancio depositato o dall'ultima dichiarazione fiscale presentata alla data della domanda di garanzia; mentre per quanto riguarda i finanziamenti fino a 800 mila euro, la norma prevede che la garanzia sia rilasciata per prestiti di importo non superiore al 25% dei ricavi del soggetto beneficiario.
Pertanto, appare evidente che le imprese interessate possono procedere a firmare il modello solo se il bilancio 2019 è chiuso: è sufficiente che il bilancio relativo al periodo d’imposta 2019 sia stato approvato anche se ancora non depositato alla Camera di Commercio.
Analoga situazione vale per i soggetti non tenuti a presentare il bilancio: in tal caso, è sufficiente che la dichiarazione dei redditi sia stata predisposta, con dichiarazione di impegno alla trasmissione da parte del soggetto a cui è stato conferito l'incarico.
Nel punto 16 del modulo, infatti, è stato specificato riguardo alle imprese che il riferimento è “al 25% del fatturato totale registrato nell’esercizio contabile 2019 risultante dal bilancio depositato in CCIAA o dalla dichiarazione dei redditi trasmessa all’Agenzia delle Entrate, oppure, qualora i precedenti documenti non fossero ancora disponibili, dal bilancio approvato, ma non ancora depositato”.
ABI. Istruzioni per lo stop a mutui e finanziamenti
Dopo l'accordo stipulato con le associazioni dei consumatori, l’ABI ha inviato una nuova circolare alle banche sui finanziamenti fino a 25.000 euro garantiti al 100% ai sensi del decreto legge Liquidità.
Nel comunicato stampa che accompagna il documento si legge che l’inizio del rimborso dei finanziamenti fino a 25 mila euro, garantiti al 100% dallo Stato, autorizzato dalla Commissione Ue il 14 aprile scorso e per cui le domande sono partite il 17 aprile 2020, non deve avvenire prima di 24 mesi dall'erogazione e che non può essere utilizzato per compensare alcun prestito preesistente, anche nella forma dello scoperto di conto corrente: la compensazione determinerebbe un avvio del rimborso prima dei 24 mesi, facendo decadere la garanzia.
Si ricorda che si tratta dei finanziamenti concessi dietro semplice autocertificazione e fino al 25% dei ricavi messi a segno nel 2019, il cui rischio creditizio è coperto al 100% con garanzia erogata dal Fondo centrale Pmi, di cui possono beneficiare le piccole imprese, gli esercenti attività commerciali e artigiane, i professionisti, i lavoratori autonomi e le partite Iva.
Allo stesso tempo, l’ABI ha anche predisposto e diffuso il nuovo modello da utilizzare in banca per chiedere la sospensione fino a 12 mesi delle rate dei mutui garantiti da ipoteche sugli immobili o di altri finanziamenti a rimborso rateale.
Sono così congelati i prestiti non garantiti a rimborso rateale e i mutui garantiti da ipoteche su immobili non di lusso, erogati prima del 31 gennaio 2020 alle persone fisiche per ristrutturazione degli stessi immobili ipotecati, per liquidità o per acquisto di immobili non adibiti ad abitazione principale, che non rientrano nei benefici previsti dal Fondo Gasparrini.
- edotto.com – Edicola del 24 aprile 2020 - Coronavirus. Al via i prestiti sopra 25mila – G. Lupoi
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