Workers buyout: dall'UE sì allo sgravio contributivo totale
Pubblicato il 14 giugno 2022
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Buone notizie per i lavoratori che si costituiscono in cooperativa acquisendo la titolarità dell'azienda presso la quale lavorano, i cd. workers buyout. La Commissione UE ha infatti autorizzato, lo scorso 10 giugno, l'esonero contributivo previsto dalla legge di Bilancio 2022.
Si attendono ora le istruzioni operative dell'INPS per la concreta fruizione dello sgravio previdenziale.
Workers buyout: un fenomeno in espansione
Sorto negli Stati Uniti, il fenomeno del workers buyout si sta sempre più diffondendo in Europa e in Italia.
Sono denominati “workers buyout” i lavoratori di un'impresa che si costituiscono in cooperativa per rilevare l'azienda che i titolari intendono trasferire, in cessione o in affitto, ai lavoratori.
La finalità dell'operazione è duplice: consente infatti ai lavoratori di salvaguardare il proprio posto di lavoro e di trasformarsi in imprenditori, gestendo in prima linea l'azienda.
Il legislatore italiano supporta tale scelta con il riconoscimento di numerosi finanziamenti (da ultimo, decreto del Ministero dello Sviluppo economico 17 febbraio 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 79 del 4 aprile 2022).
I lavoratori, per la sottoscrizione delle quote di capitale sociale, possono ricorrere all'anticipazione in un'unica soluzione della NASpI e alla liquidazione del TFR.
Secondo i dati forniti dalla Relazione tecnica di accompagnamento alla legge di Bilancio 2022, frutto di rilevazione negli archivi dell’INAIL, negli anni 2018 e 2019 sono state mediamente costituite circa 5.000 nuove società cooperative per ciascuno anno, con un numero medio annuo di circa 40.000 lavoratori ed una retribuzione media annua di 20.000 euro.
Workers buyout: cosa prevede la legge di Bilancio 2022
Al fine di salvaguardare l'occupazione e assicurare la continuità all'esercizio delle attività, l'articolo 1, commi 253-254, della legge di Bilancio 2022 (legge 30 dicembre 2021, n. 234) riconosce, alle società cooperative che si costituiscono, a decorrere dal 1° gennaio 2022, a seguito di un'operazione di workers buyout (articolo 23, comma 3-quater, del D.L. n. 83/2012) l’esonero contributivo totale dal versamento dei contributi previdenziali complessivi a carico dei datori di lavoro.
Lo sgravio non riguarda i premi e i contributi dovuti all'INAIL ed è fruibile nel limite massimo di 6.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile.
Inoltre l'esonero è riconosciuto, a determinate condizioni, per un periodo massimo di 24 mesi dalla data della costituzione della società cooperativa.
Lo sgravio non è riconosciuto se il datore di lavoro dell’impresa oggetto di trasferimento, affitto o cessione ai lavoratori, non abbia corrisposto ai propri dipendenti nell’ultimo periodo d’imposta retribuzioni almeno pari al 50% dell’ammontare complessivo dei costi sostenuti, con esclusione di quelli relativi alle materie prime e sussidiarie.
Workers buyout: autorizzazione UE
Con comunicata stampa del 10 giugno 2022, la Commissione europea ha reso noto di aver approvato il regime italiano da 24 milioni di euro a sostegno delle cooperative di lavoratori, nell'ambito del quadro temporaneo per le misure di aiuti di Stato.
In linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo, l'aiuto non supererà i 2,3 milioni di euro per beneficiario e sarà concesso entro il 30 giugno 2022, data coincidente con il termine finale di operatività del Temporary Framework.
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